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“DiGe? Non lo vedo!”: ultimi mesi da separato in casa prima dell’addio

Una sorta di personaggio paranormale. C’è ma non si vede, per stessa ammissione di Angelo Gregucci. Di Davide Di Gennaro s’è detto tanto, anche troppo rispetto al suo reale apporto alla causa granata. Il centrocampista di proprietà della Lazio sta vivendo gli ultimi mesi da separato in casa, senza neanche lasciare più traccia di sé. Perlopiù s’allena in orari e location differenti rispetto alla prima squadra, come candidamente ammesso dallo stesso tecnico granata: “Non lo vedo, ieri non c’era alla rifinitura”, ha replicato Gregucci a chi gli chiedeva se Di Gennaro potesse essere arruolabile per il finale di stagione. Un amore mai sbocciato, un’avventura iniziata male e finita come peggio non si potrebbe per il trentunenne ex promessa delle giovanili del Milan. Che, ormai non più giovanissimo, s’appresta a concludere il suo secondo campionato da spettatore profumatamente retribuito. Appena 530 minuti complessivi nelle ultime due stagioni, l’equivalente di neanche sei gare complete. A luglio tornerà alla base alla Lazio che proverà a disfarsene in ogni modo, inserendolo come contropartita tecnica in qualche operazione di mercato.

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