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UFFICIALE. Difesa a 4 e costruzione dal basso: i tratti distintivi del Liverani allenatore

La Salernitana cambia ancora guida tecnica e “abbraccia” Fabio Liverani, terzo allenatore di questo campionato. Dopo Paulo Sousa e Filippo Inzaghi, la “Bersagliera” nella sua stagione più tormentata, si giocherà le residue cartucce nella zona salvezza con il trainer capitolino classe 1976 che domani farà conoscenza del suo nuovo parco giocatori, con l’anticipo di venerdì nel mirino.

Pochi minuti fa dalla società granata hanno diramato anche il comunicato in cui ufficializzano proprio l’arrivo del mister. Pochi dettagli ma il tutto verrà sicuramente discusso domani quando è stata programmata la conferenza stampa di presentazione allo stadio Arechi (12:30). Non sarà una gara semplice, si parte dalla trasferta in casa della capolista Inter che vive un momento di forma straordinario, dopo i successi su Juventus e Roma e con all’orizzonte l’andata degli ottavi Champions’ contro l’Atletico Madrid.

Liverani, va premesso, dovrà preliminarmente conoscere bene gli elementi a disposizione della rosa granata, valutarne pregi e caratteristiche, per poi ragionare sulla veste tattica da scegliere per le uscite ufficiali. Può quindi sembrare prematuro parlare di un modulo già nella mente dell’ex centrocampista di Lazio e Perugia, ma le sue ultime avventure su panchine italiane, raccontano di un allenatore fedele alla difesa a 4 e che ama schierare un centrocampo folto e muscolare, con almeno 3 elementi a schermatura del pacchetto arretrato. Logico quindi pensare che cronologicamente nella mente di Liverani ci possano essere prove di 4-3-3 o di 4-3-1-2 visto che quella del trequartista è un’idea ricorrente nelle sue ultime formazioni.

Liverani non ama il lancio lungo ed è un fautore della costruzione dal basso, idea rischiosa ma che – se realizzata correttamente – elude il pressing alto degli avversari e apre spazi per offendere. I terzini del quartetto difensivo, sono liberi di avanzare, forti anche del cospicuo numero di centrocampisti di costruzione/interdizione. Bradaric (che però sarà squalificato a Milano), Pierozzi, Sambia e Zanoli sembrano quindi gli interpreti con il giusto dinamismo per interpretare questo ruolo mentre i due centrali (Boateng, Manolas, Pirola o Fazio) sono bloccati dietro.

Il rientro di Lassana Coulibaly dalla Coppa D’Africa è fondamentale in questo senso, perché il fisico del maliano è strategico per la protezione che deve assicurare la mediana. Per le altre due maglie, Liverani dovrà poi valutare le caratteristiche dei vari Maggiore, Legowski e Basic.

Veniamo al reparto offensivo: se Liverani dovesse optare per il trequartista, Candreva, Kastanos, Martegani e Vignato sono i principali indiziati ma in quel caso la maglia a disposizione sarebbe soltanto una perché ci sarebbero due punte.

Se invece dovesse essere 4-3-3 per recitare il ruolo delle due ali larghe, salgono le quotazioni di Tchaouna, di Gomis e dello stesso Candreva. Dia è invece il terminale offensivo in entrambe le ipotesi, chiamato a giocare più vicino alla porta rispetto alle ultime scialbe prove. Con il trequartista avrebbe un compagno di reparto più vicino ad offrire la sponda: Weissman il favorito, unico a salvarsi dal naufragio casalingo con l’Empoli, che è costato a Inzaghi la panchina granata ed il derby in famiglia con il fratello Simone.

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