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Dieci giorni al derby, la proposta granata: “La Nord inferiore a tifosi azzurri residenti in provincia di Salerno”

Negli anni scorsi è stato un problema particolarmente attenzionato dalle forze dell’ordine, costrette a creare dei cordoni di steward nei distinti per isolare i tifosi del Napoli che, nonostante il divieto di trasferta, avevano legittimamente acquistato il biglietto per i settori locali dell’Arechi in forza della loro residenza a Salerno e provincia. Per provare a evitare problematiche di ordine pubblico dentro e fuori lo stadio, il club granata si sta muovendo con ampio anticipo rispetto al 4 novembre, data del derby. Dopodomani, stando a quanto riporta il quotidiano Il Mattino nella sua odierna edizione, proporrà in sede di Gos una misura per contenere le problematiche e, nello stesso tempo, dare la possibilità di assistere dal vivo alla partita a chi non rientrerà nell’orbita dei divieti che prevedibilmente l’Osservatorio prescriverà domani.

La proposta

Destinare la parte inferiore della Curva Nord ai tifosi del Napoli che risiedono a Salerno e soprattutto in provincia. È l’idea che il sodalizio granata porterà sul tavolo per discuterne con amministrazione comunale e autorità competenti in materia di ordine pubblico. Domani l’Osservatorio vieterà quasi certamente la trasferta ai supporters azzurri, prescrivendo la chiusura del settore ospiti e il divieto di acquisto per i residenti a Napoli e provincia. Tuttavia, è impossibile evitare che chi abita nell’Agro Nocerino-Sarnese o a Cava de’ Tirreni (ma anche a Roma o Milano, nda) e ha fede partenopea, per fare degli esempi, possa acquistare il biglietto. Convogliare allora costoro nel settore ospiti aperto appositamente e raggrupparli all’esterno con un determinato piano sicurezza potrebbe salvare capre e cavoli, evitando incidenti, scaramucce e paradossalmente anche aumentando l’incasso potenziale: spunterebbero 2mila posti in più che altrimenti, con la mera chiusura del settore ospiti, potrebbero essere fagocitati nei Distinti o in Tribuna in maniera del tutto legittima, stando ai regolamenti, da sostenitori azzurri di Salerno e provincia. Anche l’anno scorso, a campi invertiti, fu presa una decisione simile aprendo il settore ospiti del Maradona ai tifosi granata residenti al di fuori della provincia di Salerno.

Gli ultras

Nell’ultima fanzine pubblicata prima di Salernitana-Cagliari, probabilmente guardando proprio al derby del 4 novembre, gli ultras della Curva Sud hanno ricordato il loro parere: “Ciò che è accaduto per la partita con l’Inter è solo l’ultimo di una serie di episodi che denotano superficialità (a voler essere buoni) e scarsa attitudine al rispetto della Salernitana e dei suoi tifosi. Non è pensabile che settori destinati ad accogliere tifosi salernitani siano destinati ad altre tifoserie con le logiche conseguenze di ciò che è accaduto. Senza giri di parole e senza dilungarci troppo, questa situazione da noi non sarà più tollerata in futuro. Uno stadio granata per noi è sacro ed è fondamentale nel rispetto di un principio sacrosanto”.

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