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Da “non vedo l’ora di iniziare” a “sono sempre in discussione”: il primo anno granata di Colantuono

Date, incroci e combinazioni. Stefano Colantuono deve fare i conti anche con la scaramanzia nella settimana più difficile della sua esperienza in granata. Settimana che un anno fa lo portò a diventare ufficialmente il nuovo allenatore della Salernitana: il 12 dicembre del 2017 il tecnico di Anzio firmò un contratto di un anno e mezzo, poi prolungato, subentrando ufficialmente a Bollini.

“Non ho esitato un momento ad accettare e sono onorato di poter allenare in una piazza così calda – esternò dopo la firma Cola – Sono molto felice per questa nuova avventura e non vedo l’ora di iniziare”. Eppure dopo quella firma già si sentiva in discussione come affermato dopo il ko di lunedì sera col Brescia: “Io mi sento sempre in discussione, è la vita dell’allenatore, sempre legata al risultato”. 

Già, la vita dell’allenatore che ha portato Colantuono da condottiero di un gruppo quasi indistruttibile a tecnico non sulla graticola ma la cui posizione non è certamente più salda come qualche settimana fa. La gara di Carpi in tal senso potrebbe essere decisiva: ribaltone sicuro in caso di ko o di mancata vittoria? Non è detto. Ma certamente qualcosa è cambiato, e Colantuono lo sa. Intanto si gode il primo anno all’ombra del castello Arechi.

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