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Crotone-Salernitana, il pareggio è anche nei numeri: granata superiori sui calci d’angolo

Nonostante un – inevitabile – pizzico d’amaro in bocca per la mancata vittoria, in casa Salernitana c’è soddisfazione per il pareggio ottenuto nel posticipo della 9^ giornata a Crotone. Uscire indenni da un campo ostico come lo “Scida” non è mai semplice eppure Vitale e soci hanno sfiorato il colpaccio. A fine partita Colantuono è apparso soddisfatto pur recriminando per non aver portato a casa l’intera posta in palio. Stroppa invece era di tutt’altro umore, parlando solo dei demeriti dei suoi e non dei meriti della Salernitana.

I numeri però parlano chiaro: il pareggio è sostanzialmente il risultato più giusto nonostante il forcing finale dei calabresi che hanno trovato il pari a 5′ dalla fine. Forcing finale che ha portato i pitagorici ad ottenere una percentuale del 63% di possesso palla nonostante un primo tempo in cui a tenere il pallino del gioco erano stati gli ospiti. Sotto il profilo dei tiri l’equilibrio è quasi perfetto: 13 le conclusioni degli squali, una in meno per i granata bravi a colpire sugli sviluppi di un calcio d’angolo ad inizio ripresa.

Proprio i tiri dalla bandierina hanno fatto la differenza: la Salernitana ne ha battuti 11 (il Crotone “solo” 6) avendone molti di fila nel corso del primo tempo anche se il gol di Bocalon è arrivato nel corso della seconda frazione. Ad onor del vero il Doge c’era andato vicinissimo già ad inizio partita in seguito ad un assist involontario dello stopper finlandese Vaisanen. Un dato che conferma la potenziale pericolosità dei granata sui calci piazzati grazie alla qualità dei vari Vitale, Mazzarani, Gigliotti e col tempo – si spera – Di Gennaro, unita alla fisicità di Schiavi, Migliorini, Di Tacchio, Djuric e tutti gli altri.

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