Crisi Salernitana, domani ritiro prepartita anticipato. Ieri sera colloquio Fabiani-Gregucci

Ha ripreso ad allenarsi al campo Mary Rosy di Pontecagnano questa mattina la Salernitana, leccandosi le ferite e cercando – per quanto possibile – di ricomporre i cocci delle tre sconfitte consecutive e di una posizione di classifica estremamente preoccupante, per certi versi anche inaspettata se si torna indietro a mesi fa. Domani la squadra si allenerà nuovamente, per poi andare in ritiro prepartita anticipato di 24 ore rispetto alle solite vigilie casalinghe. Questa la decisione presa dalla dirigenza, che dovrebbe ancora una volta dirottare la squadra in clausura nelle vicinanze di Salerno (possibile un ritorno a Baronissi, nda) per preparare la delicatissima sfida di domenica sera contro il Cosenza, per la quale non sarà disponibile lo squalificato Pucino, mentre rientreranno Lopez e Djuric.

Ieri sera, al rientro da Foggia, il ds Fabiani ha colloquiato a lungo con Gregucci e i componenti dello staff tecnico. La situazione è difficile, la piazza è chiaramente arrabbiata e la squadra – con la prestazione in campo e soprattutto con il post partita in cui è filata direttamente negli spogliatoi, eccezion fatta per quattro giocatori (Pucino, Micai, Minala, Jallow) e lo stesso allenatore – non ci ha certo messo del suo per contribuire a risanare la situazione. Pare che dirigenza e trainer abbiano fatto il punto soprattutto su questa situazione. Fabiani aveva raggiunto Foggia nell’autobus della squadra, mentre gli altri dirigenti, con Alberto Bianchi in testa, avevano seguito in auto la carovana. Non c’era il match analyst e collaboratore tecnico Matteo Lombardo, al fianco della moglie Valentina per la nascita del primogenito Nicolò.

Si scopre l’acqua calda affermando che l’unico modo per uscire dal vortice è… aspettare la fine del campionato, resettando su tutti i fronti. Ma prima, c’è da conquistare la permanenza in cadetteria che è cosa tutt’altro che scontata. L’aria irrespirabile non aiuta, si registrano malcontenti in ogni dove, del resto. Il nervosismo si tocca con mano, traspare dagli sguardi e dai comportamenti in campo. Il rendimento della Salernitana negli ultimi due mesi è eloquente: 9 partite giocate, di cui ben 7 perse, una pareggiata e una vinta.