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Crisi Entella, resta ultima e in ritiro. Vivarini: “La cattiveria c’è, ma non ci gira niente bene”

L’Entella è l’unica squadra a non avere ancora vinto in questa stagione e farà visita alla Salernitana lunedì sera da fanalino di coda in classifica, dopo la sconfitta di ieri contro il Pordenone che è anche la quinta di fila per Vincenzo Vivarini in altrettante gare vissute da trainer dei chiavaresi, dopo essere subentrato a Bruno Tedino. Appena 5 i punti per i biancocelesti, tutti conquistati dal predecessore dell’ex allenatore del Bari che è chiaramente in bilico: se dovesse perdere anche a Salerno lunedì sera, la proprietà ligure potrebbe anche optare per un nuovo ribaltone tecnico.

In casa Entella, dopo lo 0-1 di ieri al Comunale, si punta comunque l’indice contro l’arbitro, reo di aver concesso un rigore generoso al Pordenone, a giudizio dei padroni di casa. “Bisogna fare un passo alla volta con calma e ricostruire. Abbiamo dei problemi importanti, altrimenti non sarei arrivato qui, e che si susseguono uno dietro l’altro. – ammette Vincenzo Vivarini – Dopo la débacle di Monza la squadra ha risposto come doveva contro i ramarri, ha messo carattere, intensità, cattiveria. Insomma, c’è poco da dire ai ragazzi. C’è da migliorare tutto, ogni giorno abbiamo problemi fisici, ho dovuto fare tre cambi forzati e non si riesce a lavorare con le partite cos’ ravvicinate. Il momento è particolare anche perché incontriamo squadre che stanno bene e non hanno i problemi che abbiamo noi”. Stamani l’Entella ha ripreso la preparazione e resta nel ritiro punitivo organizzato da patron Gozzi dopo la manita subita a Monza. “Adesso la squadra deve fare punti ma deve prima diventare… squadra. Ci vuole tempo e bisogna dare continuità a prestazioni come quelle col Pordenone: sono contento per l’impegno e l’applicazione, ma non ho mai visto cose così strane come stanno accadendo qui a Chiavari. Non ci gira niente bene, ci sono degli episodi che hanno condizionato il risultato. – aggiunge Vivarini nel dopopartita contro i friulani – Ho visto gente in difficoltà che non ha mollato niente, la squadra ha lottato su ogni pallone per cercare di pareggiare il regalo ricevuto dal Pordenone, che si è difeso con grande intensità nell’area di rigore. Fino all’ultimo abbiamo combattuto”.

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