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Con l’Entella ritorno al passato per Ventura, l’ex bomber Antonucci: “Era avanti già negli anni ’80”

Quella con la Virtus Entella sarà una partita dal sapore speciale per Gian Piero Ventura. Il tecnico ligure, alle prese con diversi problemi di formazione (clicca qui per i dettagli) ritornerà nella “sua” Chiavari dove ha vissuto tre stagioni intense e ricche di emozioni: prima nell’82-83 in Interregionale ma in quell’occasione le cose non andarono per il verso giusto. Fece ritorno in terra ligure nell’84 quando stravinse il torneo di quarta serie, sfiorando anche il doppio salto. L’annata 1985-86 terminò con un quinto posto in C2 molto prestigioso per un club il cui presidente, Sergio Barbieri, era panettiere e i soci avevano una gelateria e un bar.

Dopo quella stagione Ventura si trasferì di pochi chilometri accettando la proposta dello Spezia ma all’esordio in Coppa Italia si ritrovò ad affrontare proprio l’Entella che si impose per 1-0 con un gol di Maurizio Antonucci che l’anno prima, da capocannoniere, gli aveva fatto vincere il primo campionato. Lo stesso Antonucci sulle colonne de Il Mattino ha ricordato il rapporto con Ventura: “Era molto superstizioso. Era avanti già negli anni ’80, si vedeva che avrebbe fatto carriera. Si allenava con noi, tirava il gruppo in salita. Curava tutto da solo, anche la preparazione fisica. Se la domenica si vinceva, non cambiava la settimana di allenamenti.

Con lui ho trascorso anni costruttivi a livello umano e calcistico. A volte litigavamo, poi tornava il sereno – continua – Avrebbe voluto portare anche me allo Spezia quando lasciò Chiavari. Ci fu una trattativa segreta, ma alla fine dissi no perché in bianconero avevo già giocato. Quando tornò da fresco ex, alla vigilia gli dissi che avrei fatto gol: lui fece… gli scongiuri. Successe davvero. Quel giorno al Comunale fu trattato molto male da pubblico e dirigenza (diversa da quella attuale, nda) che non avevano gradito l’addio. Il mister soffrì, aveva dato tanto all’Entella e non andava biasimato: per uno ambizioso come lui, salire di categoria era ed è sempre stimolante. Non so se sarà emozionato venerdì, ormai è esperto”.

Nel corso degli anni Ventura è cambiato sotto il profilo tattico: “Ai tempi, Ventura non giocava mai con una sola punta, era sempre propositivo. Poi ha modificato molti aspetti, ma è stato di gran lunga un maestro e tanti allenatori si sono ispirati a lui in Italia. Ci siamo visti qualche anno fa per una rimpatriata, abbiamo ricordato quei tempi”.

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