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Con la Cremo tanti ex sui due fronti, Djuric guida la pattuglia: chance importante per il bosniaco

Milan Djuric, ultima chiamata. Una chance da non fallire stasera per l’attaccante bosniaco che non mette piede in campo dal 2 febbraio a Padova e non gioca dal 1′ dalla trasferta di Cosenza del 17 dicembre (unica volta con Gregucci). Il gigante di Tuzla sarà punto di riferimento offensivo: davanti al pubblico amico, non accadeva dal primo minuto addirittura dal 21 ottobre in Salernitana-Perugia, con Colantuono in panchina. Fu sostituito tra i fischi dell’Arechi, quel giorno.

Sedici presenze, nessun gol e qualche critica per Djuric in questa esperienza a Salerno. Un’avventura ancora non terminata ma che – stando all’anno sportivo – è agli sgoccioli. L’investimento più sostanzioso della società nel mercato estivo è chiamato, dunque, a un sussulto nel finale di stagione: Vuletich è kappaò, mentre Calaiò necessità di riposo, dopo le due gare ravvicinate da titolare di cui una – a Verona – per ben 90′. E allora, spazio (quasi obbligatoriamente) a Djuric che non potrà non avere grosse motivazioni ed è pure un ex di turno,  visto che con la casacca della Cremonese disputò 23 partite ufficiali, segnando 4 gol nella stagione di Lega Pro 2012/13. Non solo il bosniaco ha vestito il grigiorosso tra coloro i quali compongono adesso la rosa granata. Assieme a lui anche Perticone – che è indisponibile per infortunio – ha giocato nella formazione lombarda (23 partite e 2 gol in C1 nel 2007/08). Idem Alberto Bianchi, oggi dirigente dell’ippocampo, autore da calciatore di tre stagioni nelle file della Cremonese tra il 2009 e il 2011, tutte in terza serie.

Nella rosa di Rastelli sono decisamente di più le vecchie conoscenze degli sportivi salernitani, sebbene non tutti siano disponibili per la gara dell’Arechi. Ad esempio, è il caso dello squalificato Adriano Montalto (13 gettoni e 3 gol a Salerno tra il gennaio 2010 e giugno 2011, un anno e mezzo costellato da infortuni) e di Boris Radunovic, l’anno scorso a difesa dei pali granata: l’estremo difensore sta recuperando dalla rottura del legamento crociato del ginocchio. Saranno invece impiegabili dal tecnico Danilo Soddimo (7 presenze nella prima parte della stagione 2009/10, tutt’altro che entusiasmante) e Antonio Piccolo, attaccante cresciuto nel vivaio della Salernitana Sport, prima dello svincolo datato 2005 a 17 anni, senza mai aver esordito in prima squadra. Allargando le visioni anche alla dirigenza, il direttore sportivo della Cremonese è Leandro Rinaudo: con il cavalluccio sul petto esordì in Serie B giovanissimo nel 2003/04, disputando 24 incontri con Pioli in panchina.

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