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Colombo presenta Pierozzi: “Colpo di Sabatini, ricorda Mazzocchi. Ora altri acquisti per salvarsi”

Niccolò Pierozzi è il primo colpo in entrata di Walter Sabatini. L’esterno è arrivato in granata in prestito secco dalla Fiorentina fino al termine della stagione ed ha già preso confidenza con il Mary Rosy, svolgendo ieri pomeriggio il primo allenamento con Candreva e compagni. La carriera del classe 2001 si è già incrociata con un ex granata: Riccardo Colombo, con l’ippocampo dal 2014 al 2016 tra Serie C e B, è stato compagno di Pierozzi nella sua prima stagione da professionista.

Incroci

Al termine della stagione 21/22 Colombo ha appeso gli scarpini al chiodo dopo ben sei campionati alla Pro Patria, dove si era trasferito lasciando Salerno. Proprio a Busto Arstizio era stato lanciato nel professionismo. L’ex granata ha fatto da chioccia a Niccolò Pierozzi in quel campionato di Serie C. “Da noi era alla prima stagione che usciva dalla primavera, ricordo che fece tanti gol” ha commentato ai nostri microfoni, felice nell’apprendere di questo movimento di mercato. E in effetti si era messo in mostra con trentasei centri nella stagione regolare e tre durante i playoff nel girone A di terza serie. Secondo Colombo Sabatini non poteva scegliere di meglio, come giovane italiano in quel ruolo potrà dare tanto”.

Le caratteristiche

L’ex terzino, attualmente allenatore della Pro Patria, ha presentato Pierozzi sottolineando le sue doti offensive e l’adattabilità del neo granata sia destra che a sinistra: Si vedeva subito la sua fame e la sua voglia di arrivare, infatti è stato protagonista in quella stagione. Ha una gamba importante e una buona propensione offensiva che in Serie A sono importanti. Pecca un po’ in qual che lettura difensiva, però da quest’anno è stato con la Fiorentina da inizio stagione, l’anno scorso ha fatto un anno importante a Reggio Calabria. E’ cresciuto molto, l’anno scorso ha fatto anche il terzino a quattro ed è migliorato anche in fase difensiva, però la sua dote principale sono i tempi di inserimento e la voglia di arrivare a far male in fase offensiva”.

Fuori dal campo

“Pierozzi ha una mentalità da giocatore vero e questa qualità è importante nei giovani di adesso”. Riccardo Colombo elogia anche le doti umane dell’esterno di proprietà del club di Rocco Commisso ed è certo che la permanenza a Salerno farà da trampolino di lancio: “Arrivava sempre prima al campo, si curava in maniera maniacale e ha la mentalità di voler sempre giocare e dare il massimo. E’ una cosa fondamentale in chi ha voglia di arrivare. Penso anche che Salerno sia una tappa fondamentale per la sua carriera, se riesce a trovare l’entusiasmo e farsi trascinare da tifosi sarà un’arma in più per lui. Può essere un ambiente che lo farà crescere ulteriormente”. 

L’ex granata rivede in Pierozzi le caratteristiche offensive di Pasquale Mazzocchi: “Sono molto simile come calciatori, ha quelle qualità, usa bene il destro e il sinistro. Probabilmente Mazzocchi era già in fase di maturazione quando arrivò a Salerno, aveva anche qualche anno in più di Pierozzi. E’ più bravo quando ha la palla sulla corsa ed è bravo ad arrivarci, invece Mazzocchi anche in fase di impostazione aveva più qualità. Gioca a destra o a sinistra indifferentemente come faceva Mazzocchi”. Riccardo Colombo è convinto che Pierozzi possa lasciare grandi ricordi a Salerno nonostante il prestito secco dalla Viola: “E’ un peccato per la Salernitana, ma questo fa capire quanto la Fiorentina creda nel ragazzo e ci punti. Pensavo che quest’anno potesse avere più spazio. L’ho sentito durante il ritiro estivo, aveva avuto qualche problemino fisico e poi non è riuscito a giocarsi le sue carte. Si potrà togliere soddisfazioni importanti, sicuramente piacerà ai tifosi perché come richiedono i ragazzi della Curva è uno che dà tutto sul campo, la maglia la suda sempre”.

Il momento

Colombo ammette di essere attento alle vicende di casa Salernitana seppur a distanza e tra gli impegni lavorativi nell’area tecnica della Pro Patria: “Quest’anno credo abbiano avuto qualche problema nella gestione di situazioni interne. Dall’esterno non è mai facile parlare, però ultimamente si è ripresa e anche in Coppa contro la Juve aveva fatto una gara gagliarda. Il problema risiede attualmente nella rosa un po’ corta, non ci sono molti ricambi all’altezza. Però se i vari Candreva o Fazio riescono a essere in campo tanto di guadagnato. Ad esempio, c’è bisogno dell’esperienza del difensore argentino, in A gli attraccanti sono tutti forti e bisogna alzare l’asticella dietro. Ora guardando le partite mi accorgo di una Salernitana che ha voglia e corre, è stato bravo sicuramente Inzaghi a ritrovare questa mentalità. Adesso il direttore farà altri acquisti all’altezza per fare rimanere la Salernitana lì dove merita”.

Sul derby: “Sono due squadre malate che stanno cercando di uscire dal momento negativo. Il Napoli non ha Osimhen e anche alla Salernitana manca qualcosina davanti, Dia è ancora indisponibile. Sicuramente l’importante è continuare a fare questo tipo di prestazioni, essere dentro la partita. Contro la Juve hanno perso al 90′ e se la sono giocata alla pari fino all’espulsione di Maggiore. Devono continuare a lavorare con questa mentalità, segnali positivi ci sono. Devono sempre stare in partita, a volte avevo visto una Salernitana che si lasciava trasportare dagli eventi. Nelle ultime partite il trend è cambiato e devono continuare a lavorare su questo”. 

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