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Clean sheet lontano miraggio, difesa schricchiola ancora. Segnali di risveglio dall’attacco

di
Oreste Tretola
- 18 Dicembre 2019 alle 08:18

Stop al digiuno. La Salernitana torna a vincere dopo più di un mese e lo fa ancora all’Arechi, per la terza volta in stagione. L’ultimo acuto era quello del 2 novembre, sempre a Via Allende: 2-1 contro l’Entella firmato Maistro-Jallow. Da lì in poi il blackout con tre sconfitte e un pareggio, a riaccendere la luce domenica ci ha pensato Gondo al 94′. Il nuovo obiettivo è quello di tornare a vincere anche fuori casa, sabato ad Empoli, come non succede addirittura dalla sesta giornata, dal 2-3 di Livorno del 29 settembre.

Il match col Crotone ha poi confermato un dato e fornito un’indicazione. Il dato è che la difesa del cavalluccio continua a subire gol a raffica (22 in totale quelli subiti, quinta peggiore difesa del torneo), quella con i pitagorici è stata la dodicesima partita di fila in cui Alessandro Micai ha dovuto raccogliere almeno un pallone in fondo alla rete. Con il gol di Golemic e l’autorete di Jaroszynski sono salite a 8 le reti subite da palla inattiva. Cali di attenzione ed errori in disimpegno, servirà tanto lavoro per ritrovare un’imbattibilità che manca dalla quarta giornata (Trapani-Salernitana 0-1). L’indicazione è la rinascita dell’attacco. Dei sei gol realizzati tra Cittadella e il match di domenica cinque portano la firma delle punte, lo stesso numero siglato dagli avanti di Ventura fino alla quattordicesima giornata, con Jallow che, nonostante la sceneggiata finale, con il gol contro i calabresi ha agganciato Kiyine con 5 marcature, sono loro i bomber della Salernitana. Dati che fanno ben sperare per seguire una strada positiva, da continuare a tracciare magari sabato al Castellani.

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