L’ultimo pomeriggio euforico dei tifosi della Salernitana fu vissuto esattamente cinque anni fa, con la promozione in Serie B ottenuta matematicamente dopo la vittoria ai danni del Barletta (e col contemporaneo pareggio del Benevento contro il Messina). All’Arechi scoppiò la gioia per il ritorno in cadetteria a cinque anni di distanza, grazie ai gol in quella gara di Negro, Calil (su rigore) e Mendicino che ribaltarono l’iniziale vantaggio pugliese di Turchetta. A fine gara, scoppiò la gioia di tutto lo stadio, popolato da quasi 20mila persone, con la festa che proseguì fino a tarda sera per le strade del centro cittadino in un’improvvisata sfilata con l’autobus sociale e i calciatori… sul tetto, scortati da tantissimi tifosi. Sugli spalti, quel giorno, c’erano sia i co-patron Lotito e Mezzaroma, che l’allora sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca, che di lì a poco sarebbe divenuto governatore della Campania.
Fu la liberazione della gioia dopo un campionato stressante, condito col record degli 80 punti della squadra guidata da Leonardo Menichini, che era subentrato a Mario Somma a pochi giorni dall’inizio del campionato. Dopo una rincorsa al Benevento culminata a inizio marzo con il sorpasso, grazie alla vittoria nello scontro diretto casalingo, la Salernitana riuscì a mantenere i nervi saldi nel testa a testa con i sanniti fino all’aritmetica del 25 aprile. Battendo il Barletta dei futuri granata Liverani e Fall, i granata si assicurarono il ritorno in Serie B con due giornate d’anticipo. Sull’odierna edizione del Mattino, alcuni dei protagonisti ricordano quel giorno con aneddoti vari. L’ex allenatore del cavalluccio confessa di essersi “pentito di non aver partecipato alla festa sul pullman. Impiegammo tantissimo tempo a percorrere i pochi metri che separano lo stadio dall’hotel nel dopopartita. La folla era già tanta in strada per festeggiare. Così, io e il vice Bonatti chiedemmo di scendere, lasciando proseguire gli altri per le vie del centro. In quel momento mi sentivo troppo stanco, sotto stress, ed ero fradicio perché negli spogliatoi erano volati gavettoni e schizzi di spumante, avevamo già festeggiato e pensai di cedere spazio ai giocatori, veri protagonisti di quell’annata. Cenai e brindai con Bonatti per rilassarmi, ma sapevo che ci sarebbero stati mesi di eventi per recuperare. Così fu: conservo ancora la maglia celebrativa che ci diedero, è appesa in casa mia in bella mostra”.
Questo slideshow richiede JavaScript.
Anche Angelo Mariano Fabiani, tutt’ora dirigente del club granata, ha raccontato un particolare curioso relativo a quel 25 aprile 2015: “Riportare per la seconda volta la Salernitana in B, dove l’avevo lasciata, per me fu motivo di grande orgoglio. Quella vittoria, però, mi costò l’autovettura. Avevo fatto una scommessa con Negro, avrei dovuto regalargli la mia Mercedes se avessimo vinto il campionato. Appena fischiò l’arbitro, mi chiamò e mi chiese le chiavi. Fui felice di dargliele. Meno volentieri pagai qualche contravvenzione che continuò ad arrivarmi nei mesi successivi”. Di seguito il tabellino di quel Salernitana-Barletta:
TABELLINO – SALERNITANA-BARLETTA 3-1 (2014/15)
SALERNITANA (4-2-3-1): Gori; Colombo, Lanzaro, Tuia, Franco; Moro (90′ Bocchetti), Favasuli; Perrulli (66′ Mendicino), Negro, Gabionetta; Calil (80′ Bovo). A disp: Russo, Trevisan, Pezzella, Cristea. All: Menichini.
BARLETTA (4-3-3): Liverani; Sokoli, Stendardo, Kiakis (71′ Perpignano), Cortellini; alazzolo (59′ Giannarelli), De Rose, Legras; Turchetta, Fall, Danti (65′ Rizzitelli). A disp: Buiatti, Zammuto, Quadri, Ingretolli. All: Corda.
Arbitro: Prontera di Bologna (Camillucci/Costantini)
NOTE. Marcatori: 12′ pt Turchetta (B), 14′ pt Negro, 32′ pt Calil, 42′ st Mendicino (S). Ammoniti: Mendicino (S), De Rose, Legras, Perpignano (B). Angoli: 5-2. Recuperi: 0′ pt e 3′ st. Spettatori: 19420.
Pubblicando il commento, dichiario di aver letto accuratamente il regolamento e di accettarlo per intero, assumendomi la piena responsabilità di ciò che scrivo. Presto il mio consenso al trattamento dei dati personali, ai sensi del d.lgs. N. 196/2003. La mia identificazione, in caso di violazione delle regole e di eventuali responsabilità civili e penali, avverrà tramite indirizzo IP e non tramite nick o indirizzo email sottoscritto.