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Cerci risponde ai tifosi: “Il granata mi porta bene, voglio lasciare con la Salernitana in A”

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Dopo Micai, tocca a Cerci. L’attaccante della Salernitana si siede sul divano di casa, in camicia, accende il telefono e risponde alle domande dei tifosi arrivate sul profilo Instagram della società granata. Si spazia, dalla stagione alla carriera, dal calcio agli hobby. E tanta famiglia, sempre importante per Cerci che sorride, canta i cori e rivela: “Mi piacerebbe terminare la mia carriera con la Salernitana in Serie A”.

La prima domanda che viene rivolta a Cerci è sullo stato di salute, inevitabile visti i problemi che lo hanno costretto lontano dai campi per i primi mesi di campionato. Cerci rassicura: “Fisicamente mi sento bene, ho a disposizione una palestra che mi consente di lavorare bene. Sto svolgendo un lavoro personalizzato che mi ha dato il prof. Sono stato sei mesi fermo in Turchia e aver saltato una buona parte del ritiro ha influito sulla mia forma fisica”. E quando non si allena: “Il mio hobby preferito, per la felicità di mia moglie, è la playstation. Amo i videogiochi e il mio preferito è Fifa, anche se sto giocando molto a Call of Duty”. Ma la passione di Cerci, sin da bambino, è sempre stata una sola: “Sono nato con la palla tra i piedi, ricordo che con i miei amici giocavo in qualunque posto. Oltre al calcio mi piace la Moto Gp e soprattutto Valentino Rossi: mi ha fatto appassionare con i suoi sorpassi”.

Capitolo emozioni, la prima volta con la maglia della Salernitana e l’esordio con gli azzurri: “All’Arechi ho provato grandissime emozioni, l’abbraccio dei miei compagni e l’applauso del pubblico quando sono uscito. Tutte sensazioni che mi terrò sempre dentro, vi voglio bene. Indossare la maglia azzurra è indescrivibile, lo può capire solo chi ci ha giocato. Tutti i bambini sognano di giocare in Nazionale e io ho realizzato il mio sogno. Sono fiero di me stesso”.

La famiglia è stata decisiva per Cerci anche nella scelta di Salerno: “Ho deciso di venire alla Salernitana per tanti motivi. Il granata è un colore che mi porta bene, a Torino ho vissuto due anni indimenticabili e sono convinto che la nostra, come quella, sarà una storia bellissima. Il numero 7 lo ha scelto Leonardo, ero indeciso anche con il 10 ma lui mi ha detto di prendere la 7. Io e mia moglie ci confrontiamo spesso, mi dà ottimi consigli anche se vuole che poi sia io a prendere le decisioni finali. Mi è sempre stata vicino e ora il piccolo Leo aspeta un gol da papà”.

Dopo aver cantato il suo coro preferito, che bello è, Cerci rivela che Henry è stato il suo idolo da bambino mentre Thiago Silva il difensore più difficile da affrontare. Quindi, il saluto: “Salerno è una bellissima città, per me e la mia famiglia una bellissima scoperta. Ringrazio tutti per le domande e mi raccomando, restiamo a casa”.

1 Commento

1 Commento

  1. Rino

    09/04/2020 at 20:33

    Amen

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