TABELLINO LIVE PALERMO-SALERNITANA 1-2
PALERMO (4-3-1-2): Brignoli; Rispoli, Szyminski, Rajkovic (4′ st Pirrello), Accardi (39′ st Salvi); Haas (15′ st Puscas), Jajalo, Chochev; Falletti; Trajkovski, Moreo. A disposizione: Avogadri, Pomini, Embalo, Ingegneri, Fiordilino, Murawski. All. Roberto Stellone
SALERNITANA (3-4-1-2): Micai; Perticone, Migliorini, Gigliotti; Pucino, Akpa Akpro (28′ st Minala), Di Tacchio, Vitale; D. Anderson (35′ st Casasola), A. Anderson; Jallow (40′ st Djuric). A disposizione: Vannucchi, Russo, Mantovani, Vuletich, Rosina, Bocalon, Orlando, Mazzarani. All. Angelo Gregucci
ARBITRO: Sig. Federico Dionisi di L’Aquila (Imperiale/Pagliardini) IV uomo: Piscopo.
NOTE. Marcatori: 17′ pt Jajalo (P), 41′ pt A. Anderson (S), 48′ st Casasola (S); Ammoniti: Pirrello, Jajalo, Chochev (P), Migliorini, Di Tacchio (S); Angoli: 5-3; Recupero: 0′ pt – 7′ st
PALERMO. Compatta, determinata, focalizzata. E vincente. Che bella la prima Salernitana del 2019! I granata giocano da grande squadra contro la squadra più grande del campionato e 15 anni dopo tornano ad espugnare il Barbera di Palermo. I gol sono tutti sudamericani, ci pensano il brasiliano e l’argentino. André Anderson e Casasola rimontano l’iniziale svantaggio e regalano il 2-1 a Gregucci che inizia l’anno nel migliore dei modi. Prima vittoria fuori casa della Salernitana, iniezione di fiducia e morale per il cavalluccio. Adesso il mercato per puntellare una rosa che deve guardare con determinazione ai playoff.
LA CRONACA. Ha bisogno solo di 90 secondi il Palermo per portare a Micai la propria dichiarazione di intenti. Trajkosvki salta netto Di Tacchio e sfonda sulla sinistra, costringendo il portiere granata alla parata di piede. I primi 5 minuti sono tutti di marca rosanero, schierati con un 4-3-1-2 molto mobile grazie ai movimenti di Falletti e soprattutto della prima punta Moreo, che si abbassa tantissimo per dialogare con il centrocampo. La Salernitana fatica a prendere le misure, straordinari soprattutto per il rientrante Perticone che segue a uomo il 9 rosanero. Il centrocampo granata fa fatica a palleggiare e i rifornimenti ai due Anderson, scelti come fantasisti nel 3-4-1-2, scarseggiano. E così a essere completamente escluso dalla partita è Jallow, schierato unica punta. La Salernitana quando recupera palla cerca sempre la verticalizzazione lunga per il gambiano, costantemente anticipato. Dopo qualche minuto di sbandamento, però, la Salernitana riesce a sistemarsi in campo e nel momento migliore prende gol. Al 17’ segna Jajalo ma è davvero fortunato il Palermo perché il gol nasce da una punizione battuta male da Falletti e deviata dalla barriera granata: Haas si ritrova il pallone tra i piedi e può servire Jajalo a centro area.
Nel momento migliore la beffa che fa subito ripiombare la Salernitana nel caos. Di Tacchio sbaglia lanci e fa falli, Akpa cerca lo spunto ma non è supportato da Djavan Anderson, in difficoltà sulla destra. Meglio André, il brasiliano è l’unico a ragionare: qualche spunto, un paio di punizioni guadagnate e l’intenzione di far girare il pallone. Ma ogni volta che la Salernitana perde palla nella trequarti offensiva, il Palermo corre in contropiede e arriva sempre in area di rigore. Spaventose voragini tra centrocampo e difesa granata, solo la poca precisione sotto porta degli attaccanti di Stellone grazia Micai. Che è comunque chiamato al grande intervento: al 26’ Rispoli si fa tutto il campo dopo un corner battuto male da Vitale, salta Akpa con un tunnel e calcia a botta sicura trovando però la deviazione del portiere del cavalluccio. Micai salva e sgrida i suoi, che si scuotono. La sveglia la suona Akpa Akpro al 40’, l’ivoriano è astuto a saltare Accardi e pulito nel trovare Jallow a centro area, ma il gambiano perde l’attimo e si fa rimpallare. Poco importa, perché un minuto dopo la Salernitana pareggia. Si sblocca O’Artilheiro, André Anderson recupera un pallone male allontanato da Rajkovic e col destro buca Brignoli, mandando all’intervallo Gregucci sull’1-1.
Il secondo tempo è molto più tattico e anche più brutto. Dopo i primi 5 minuti di sbando dove ci sono tanti spazi non sfruttati, nell’una e nell’altra metà campo, la partita si chiude e diventa molto spezzettata. Tanti falli, più paura di prendere il gol che coraggio nel farlo e allora le occasioni latitano. Stellone prova anche a cambiare modulo passando al 3-4-1-2 inserendo Puscas, ma la Salernitana riesce a chiudersi con efficacia. Ci prova Vitale su punizione (20’), quindi Trajkovski dal limite (22’): troppo poco. Poi, a dieci minuti dalla fine, la partita si stappa e scorrono le bollicine. Ad più volte vicino al vantaggio è la Salernitana che in un minuto va due volte a centimetri dal gol. Jallow (36’) finalizza un contropiede rientrando sul destro e calciando a giro, la deviazione di Pirrello alza il pallone quel tanto che basta. Sul calcio d’angolo svetta bene Migliorini ma Puscas sulla linea respinge, favorendo un clamoroso contropiede 5 contro 2 sfruttato malissimo da Rispoli che calcia dal limite invece di servire i compagni meglio piazzati. Gli ultimi minuti sono di apparente sofferenza, con i granata chiusi nella propria metà campo per difendere l’1-1. E a fare il colpaccio ci pensa Casasola. Al 93’ la Salernitana parte in contropiede, Di Tacchio serve l’argentino che col diagonale fa impazzire i 71 del settore ospiti. Il 2019 non poteva iniziare meglio, la Salernitana sbanca il Barbera con merito. Se il buongiorno si vede dal mattino, c’è sole sul pianeta granata. E i playoff adesso sono di nuovo alla portata.
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