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Capone al vetriolo: “A Salerno zero programmazione, servono giocatori importanti già da gennaio”

Nel corso della trasmissione Amici Granata, andata in onda ieri su TvOggi, è intervenuto Antonio Capone, giocatore della Salernitana anni settanta. L’ex attaccante ha analizzato l’andamento finora del cavalluccio: “Il Benevento ha già mezzo piede in Serie A, le altre stanno faticando, o comunque sono squadre abbordabili, infatti il Pordenone che viene dalla C sta facendo bene. Salerno è un piazza diversa, io ci ho giocato, è esigente, è importante. Ci sono passati giocatori importanti. Quest’anno la squadra titolare probabilmente non è mai scesa in campo, per infortuni e situazioni varie. Heurtaux e Cerci non ci sono mai stati, ma nonostante tutto la Salernitana è lì per giocarsela. Non mi entusiasma, ma neanche mi deprime, è ancora incompiuta. La squadra prende sempre gol nel finale perché ha difficoltà nel gestire la partita, anche quando passa in vantaggio, non è in grado di gestire palla e far correre a vuoto gli avversari. Domenica c’è stata fortuna, l’espulsione, il gol nel finale, i tre punti sono stati importanti, potrebbero dare la svolta. Serve qualcosa a livello tecnico, reparto per reparto. Se a gennaio arrivano due o tre calciatori importanti, il discorso può cambiare, è tutto ancora in gioco”. 

Capone poi commenta anche l’operato finora della società e il valore tecnico della squadra, non senza critiche: “La Salernitana ha venduto grandi attaccanti come Coda, Donnarumma e Sprocati, una cosa che non capisco. Non puoi vendere giocatori da 20/25 gol e prenderne altri che arrivano a stento a 10. Questo fa capire che il percorso è terminato, la squadra è stata presa dalla D, ora è in B, dopo che storicamente ha sempre militato in C. La Serie A sarebbe un caso, se succedesse. Il Benevento ha preso giocatori di spessore, come Sau, Kragl, Hetemaj si capiva già che si stava allestendo una rosa per vincere. C’è programmazione anche a Pordenone, non come a Salerno. La Salernitana ha sfidato tante squadre in difficoltà, ma poi hanno fatto risultato. Speriamo non succeda ad Empoli. Loro sono senza difesa, sono in difficoltà, certo l’aria di contestazione sarà diversa da Salerno. Il livello del campionato è basso, alcuni giocatori sono acerbi tecnicamente, come Gondo e Jallow, ma hanno fisico. Kiyine calcia benissimo i rigori. è un giocatore tecnicamente forte, forse trattiene troppo la palla, però in campo è un pò discontinuo. I giovani della Salernitana, come Maistro e Dziczek ad esempio, sono bravi, ma mancano di esperienza. Serve gente forte caratterialmente per il salto di qualità, in B c’è tanto agonismo. I giocatori sono discontinui, penso a Micai e Migliorini ad esempio. Se poi in campo scende una squadra per otto undicesimi identica allo scorso anno e che si è salvata ai playout non possiamo aspettarci chissà cosa. Il risultato non sarà mai eccelso, sarà sempre un campionato di metà classifica. Se si voleva fare la squadra forte si prendevano subito tre top come Lucioni, Kragl e Torregrossa. Purtroppo non si ragiona così, devono arrivare i giocatori dalla Lazio e poi un Minala, che è stato osannato per il gol all’Avellino, o un Bagadur non si sa che fine abbiano fatto. I tifosi sbagliano a fare così, serve equilibrio”.

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