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Brutta Salernitana nella prima sfida, un gol di Scavone regala il triangolare al Bari

TABELLINO SALERNITANA-BARI 0-1

SALERNITANA (3-5-2). Micai; Karo, Billong, Migliorini; Cicerelli (27’ Pucino), Maistro, Di Tacchio, Firenze, Kiyine; Giannetti, Jallow. A disp: Vannucchi, Russo, Odjer, Calaiò, Djuric, Morrone, Carillo. All. Gain Piero Ventura

BARI (4-3-3): Frattali, Berra, Di Cesare (23’ Sabbione), Perrotta, Costa; Scavone, Hamlili, Folorunsho; Kupisz, Antenucci, D’Ursi (35’ Terrani). A disp: Liso, Marfella, Bolzoni, Simeri, Neglia, Corsinelli, Cascione, Feola. All. Giovanni Cornacchini

Arbitro: Mario Cascone di Nocera Inferiore (Caso / Ferraioli)

NOTE. Marcatori: 12’ Scavone (B); Ammoniti: Hamlili, Perrotta (B); Angoli: 1-6; Recupero: 2’; Spettatori: 4068.

Un gol di Scavone permette al Bari di battere la Salernitana e vincere il triangolare, addirittura prima della terza e ultima sfida. I granata non giocano bene, il giropalla è lento e la difesa troppo ballerina. Buone indicazioni da Firenze all’esordio con il cavalluccio, tanta corsa per Jallow e Giannetti che però non ricevono quasi mai palloni giocabili. Ventura non certamente soddisfatto, anche perché in campo sono andati tanti dei suoi titolari. Almeno fino ai tanto richiesti colpi di mercato.

Per i primi 45 minuti Ventura sceglie Migliorini a sinistra in una difesa completata da Micai, Karo e Billong, evidenziando una lacuna in quel ruolo che presto sarà colmata dal polacco Jaroszynski. Cicerelli e Kiyine giocano sulle fasce, c’è l’esordio di Firenze a centrocampo con Di Tacchio e Maistro. In attacco Giannetti e Jallow.

I ritmi naturalmente sono bassissimi, ma comunque la Salernitana cerca di mettere in campo le idee di Ventura, anche se il lavoro da fare è ancora tanto. I granata provano a mantenere il possesso palla, cercando poi il lancio per l’inserimento di una delle due mezze ali (soprattutto Firenze). Kiyine gioca sulla fascia ma è praticamente il regista di questa squadra, tutte le azioni partono dai suoi piedi. Quando l’ex Chievo è veloce a liberarsi del pallone, la Salernitana riesce a distendersi. Più imballata la manovra quando invece Kiyine rallenta, chiaro che bisogna cercare alternative.

La squadra di Ventura pensa solo a costruire e lascia spazi alle ripartenze del Bari. Troppe, infatti i galletti affondano e anche subito. Un paio di calci d’angoli conquistati, poi al 12’ l’imbucata di Hamlili che trova solo Scavone colpevolmente abbandonato da Karo. Il Bari riesce a entrare troppo facilmente nella difesa granata, Billong prima si perde e poi rimedia su Antenucci (16’), poi Berra dal limite spaventa Micai (un minutino dopo). La reazione granata è affidata allo strappo di Jallow e al tiro deviato di Giannetti, troppo poco. Dopo l’infortunio muscolare di Cicerelli, la Salernitana riesce ad andare più volte alla conclusione anche se mai con pericolosità. La palla viaggia un po’ più velocemente, anche perché Firenze è intelligente e raramente sfora i due tocchi (imperativo di Ventura) mentre Giannetti si mostra propositivo in appoggio. Di Tacchio dal limite cicca, Maistro copia e incolla. Il gol lo meriterebbe invece Antenucci al 41’, che approfitta dell’uscita un po’ avventurosa di Micai e mette a sedere mezza difesa non riuscendo a però a segnare per centimetri. Non una buona Salernitana, almeno nella prima sfida. E Ventura continua a scuotere la testa.

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