Bohinen in cerca di rilancio: i nuovi moduli di Inzaghi un assist al norvegese

La Salernitana di Filippo Inzaghi avrà probabilmente una veste tattica completamente diversa rispetto a quella di Paulo Sousa. Le prime indicazioni fanno pensare ad un modulo ad “albero di Natale”, quello dei grandi successi di Carlo Ancelotti ai tempi del Milan o al 4-3-3.

In entrambe le ipotesi sarà determinante il centrocampo che verrà rimpolpato con l’impiego di un elemento in più, non a caso verrebbe da dire, visto che parliamo di uno dei reparti che è andato maggiormente in sofferenza in queste prime giornate di campionato. Ed ecco che potrebbe trovare maggiore spazio Emil Bohinen, calciatore su cui il presidente Iervolino ha riposto piena fiducia, a suon di milioni; 4,23 (tra primo prestito e riscatto a 3.5) per l’esattezza, che sono stati ripagati da ottime prestazioni solo nell’era Sabatini, ossia nei primi sei mesi in granata. Poi tanta sfortuna, qualche infortunio di troppo e prestazioni non all’altezza delle attese. In particolar modo, nel 4-2-3-1 di Paulo Sousa, davanti alla difesa, il norvegese è parso lontano parente di quello ammirato nella rimonta targata Nicola.

Ha colpito la scarsa capacità di Bohinen di alzare i ritmi della mediana granata in fase di costruzione, con una manovra che ne è risultata troppo prevedibile. Senza il supporto di Lassana Coulibaly, l’ex del Cska Mosca è andato in difficoltà anche in fase di contenimento e la difesa è rimasta scoperta in maniera fatale. Contro Torino e Monza la sua partita è durata appena un tempo, con un cambio inevitabile all’intervallo e voti in pagella bassissimi. Contro l’Empoli, al contrario, è entrato a inizio ripresa al posto di Martegani ma non ha inciso sul risultato finale. Tifoseria e società si aspettano di più da questo calciatore che – quando in giornata e se messo a proprio agio – può garantire il salto di qualità a tutto il reparto mediano.