Con Fabrizio Castori squalificato e impossibilitato ad andare in panchina all’esordio in campionato, a causa di una sanzione pendente dallo scorso campionato, è stato il suo vice Riccardo Bocchini a guidare la squadra oggi.
Nel dopopartita, l’allenatore in seconda ha analizzato il match in videoconferenza, a causa del persistere dei protocolli anti-Covid che tengono al bando le conferenze stampa vis a vis. “Siamo molto soddisfatti della prestazione dei ragazzi. Giocare contro una Reggina così tosta e già preparata, che peraltro ha effettuato tanti innesti di grandissima qualità e veniva da vittoria del campionato, era difficile. – ha detto Bocchini – La Reggina ha giocatori forti, esperti, di qualità, gente importante che dentro una partita abbiamo limitato. Noi nel primo tempo e nel secondo tempo, soprattutto alla fine, abbiamo creato situazioni da gol per come vogliamo fare calcio noi. Meno cambi? Nel finale abbiamo preferito non rischiare Lombardi, avevamo equilibrio e Tutino ne aveva ancora, bisogna dargli minutaggio. E poi la freschezza in avanti la stava dando Gondo, per questo non è entrato Cristiano. Tutino nel primo tempo ha avuto due palle che se controlla bene va in porta, merito anche di Djuric. Milan ha dato equilibro, giocando molto in verticale e cercando di liberare Tutino avevamo bisogno di lui per innescare giocate profonde: Djuric non ha eguali in questa squadra sotto questo aspetto. Nel finale ho provato a dare freschezza dal punto di vista della fisicità e delle ripartenze con Gondo che ha capacità importanti”.
Il modo in cui è arrivato il momentaneo vantaggio di Menez non scalfisce la positività di Bocchini: “Il gol preso è frutto di un’invenzione di un giocatore talentuoso che nell’uno contro uno in area è difficile per chiunque fronteggiare. Non esistono colpe, dobbiamo solo cercare di fare le cose fatte bene. In campo ci sono anche gli avversari, se sono forti e in un duello riescono ad avere lo spunto, non possiamo cercare colpevoli”. Il vice di Castori si concentra poi anche sulla prestazione di Cicerelli, che nel secondo tempo si è eclissato: “È partito benissimo, ci serve per cercare di dare un po’ di squilibrio in alcuni momenti alle difese avversarie. Si sta adattando in un ruolo non suo e si impegna molto. Chiaramente ci può stare un appannamento, abbiamo corso questo rischio, dal primo giorno di ritiro è stato schierato come mezzala e credo che nel volume generale dei 90′ abbia fatto una buona partita”.
Bocchini era l’assistente di Castori anche nella prima esperienza salernitana del trainer di Tolentino e conosce l’ambiente salernitano. In un momento così delicato, paradossalmente, l’esordio casalingo senza pubblico può aver inciso? “Che l’Arechi sia vuoto o pieno c’è un po’ di differenza soprattutto per l’avversario. In un momento così, la curva avrebbe un effetto anche sull’avversario. Non sta a me giudicare se sia stato un fattore positivo o no per noi”, la risposta del tecnico in seconda.
Ora pochi giorni di lavoro e subito una partita, quella contro il Sudtirol in Coppa Italia. “Non sarà un esame, ma una gara che di sicuro vogliamo prendere con il massimo dell’impegno. L’obiettivo è passare il turno ma dobbiamo usare questi 90′ di mercoledì per dare minutaggio a chi è rimasto più indietro rispetto agli altri”, ha affermato Bocchini in chiusura, prima di dare un giudizio sulla condizione fisica che ovviamente non è omogenea tra tutti i componenti della rosa, molti dei quali arrivati solo negli ultimi giorni: “La cosa importante è il connubio fra il lavoro e il rispetto a disponibilità dei ragazzi, cosa che fino a oggi non è mai mancata. Con tempi diversi l’uno dall’altro, i ragazzi daranno dimostrazione che – pur soffrendo in determinati frangenti – possono giocare 90′ in questi primi match”.
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