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Boateng-Manolas, l’esperienza che ha deluso: a Salerno tre mesi sul viale del tramonto

Walter Sabatini sperava in un Fazio bis, sistemando la difesa con due innesti di esperienza. Ma i rendimenti di Jerome Boateng e Kostas Manolas non sono stati assolutamente all’altezza. Eppure il dg aveva lungamente dialogato con entrambi per convincerli ad accettare Salerno; nel caso del tedesco, importante era stata anche la mediazione dell’amico ed ex compagno di squadra Ribéry. La Salernitana ha fatto anche uno sforzo economico importante per quattro mesi: Boateng guadagna 1,3 milioni lordi, 1 milione invece per Manolas. I due sacrificati sul mercato sono stati Daniliuc, ceduto al Salisburgo, e Lovato, ceduto al Torino.

Troppi guai fisici

Insieme Boateng e Manolas hanno raccolto la miseria di 15 presenze. Boateng aveva iniziato con 7 presenze nelle prime dieci partite tra febbraio e aprile e solo qualche lieve acciacco. Nelle ultime sei giornate però l’ex Manchester City ha alzato bandiera bianca per un non precisato problema muscolare. Solo nella sfida d’esordio a Torino il tedesco aveva dato l’impressione di poter dare solidità al reparto; successivamente però le sue prove sono state insufficienti. Il numero 5 ha pagato probabilmente la lunga inattività (8 mesi), dopo la fine dell’esperienza al Lione. “Centrare la salvezza varrebbe anche di più di uno dei tanti scudetti vinti”, aveva ammesso in un’intervista a Kicker.

Pure Kostas Manolas era rimasto fermo così tanto tempo dopo la fine della sua esperienza con lo Sharjah. La conoscenza con Walter Sabatini, avuto come dirigente alla Roma, aveva fatto la differenza nella scelta del giocatore greco, che era corteggiato anche dall’Hellas Verona. Proprio il club gialloblu non si è voluto spingere troppo in alto economicamente, a differenza della Salernitana. Manolas aveva cominciato senza intoppi fisici, salvo poi raccogliere una sola presenza (delle 8 totali) da aprile in poi. Anche da lui ci si aspettava di più in termini di leadership ed esperienza. Avrebbero dovuto vivere tre mesi a mille, ma sia per Boateng che per Manolas può esserci l’attenuante di non aver svolto una preparazione estiva; l’impressione è però che i due calciatori siano stati poco presenti anche al di fuori del rettangolo di gioco.

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