Se Boulaye Dia non andrà via, la Salernitana dovrà ingaggiare un partner titolare per lui che possa rimpiazzare Piatek. Se il senegalese sarà ceduto, occorrerà fare anche altro per mettere… sedici potenziali gol in organico. Il compito di Morgan De Sanctis non è esattamente dei più semplici: con il polacco già via, Bonazzoli e Valencia in partenza, Botheim in bilico e Dia appetito da tante società c’è il concreto rischio di dover rifare da capo il reparto intero.
Offerta viola
La concorrenza per Dia è tanta ma il recente intervento di pulizia al menisco e il fatto che tra gennaio e febbraio il bomber starà fuori praticamente un mese per la Coppa d’Africa rendono buona parte delle concorrenti vogliose di abbassare un minimo il prezzo. La clausola rescissoria arcinota di 25 milioni scade il 20 luglio. La Salernitana lo valuterebbe almeno 30 milioni in caso di vendita libera, anche perché tra i 12 milioni sborsati per il riscatto e il 20% della rivendita eventuale da destinare al Villarreal, più commissioni varie, con un ricavato di 25 milioni entrerebbe pochino nelle casse granata. In Italia ci sono Lazio, Napoli e Fiorentina tra le maggiori pretendenti. Stando a quanto riportato dal Mattino oggi in edicola i viola vorrebbero avvicinarsi alla cifra richiesta inserendo delle contropartite: offerto uno tra Cabral e Sottil, giocatori anche stimati dal cavalluccio ma che a loro volta – avendo disputato pochi giorni fa una finale europea – non sembrano fare i salti di gioia all’ipotesi Salerno che vedrebbero come un downgrade. Anche dalla Premier League le sirene sono forti, peraltro con una capacità di spesa sempre importante.
L’Hertha svende Piatek
Se Dia resterà occorrerà prendere un elemento in grado di giocare assieme a lui e che possa integrarsi per caratteristiche. Un “Piatek“, posto che un ritorno del polacco non sarebbe da escludere a priori: è rientrato all’Hertha Berlino, frattanto retrocesso in seconda serie tedesca e con molti debiti da ripianare, che cederà certamente il giocatore. La Salernitana non l’ha riscattato a 7,5 milioni e potrebbe prenderlo solo a condizioni molto più favorevoli. Su di lui ci sono anche Girona e Genoa, che farebbe un’operazione amarcord favorito dal fatto che la proprietà del Grifone (777 Partners) è entrata anche nell’Hertha. Va detto che un ritorno del “Pistolero” non è al momento la principale mossa da aspettarsi per l’attacco.
Tutte le alternative
De Sanctis guarda in Italia ad altre squadre di bassa classifica. Una di queste, lo Spezia, è retrocesso e farà partire Mbala Nzola, angolano classe 1996 che ha messo a segno comunque 13 reti in questo campionato, nonostante un finale in affanno. Sempre in Serie A ha fatto bene Lorenzo Colombo (’02) a Lecce, di proprietà del Milan. È finito da tempo nei radar granata, da fine aprile, e il suo status di under ingolosisce ancor di più; ha messo a segno 5 gol in 33 presenze in Salento. Occhi anche all’estero: dal guineano Mama Baldé del Troyes (retrocesso in seconda serie francese, ha segnato 12 gol in Ligue 1) all’ivoriano Jean Philippe Krasso del Saint-Etienne (17 centri nella B transalpina), fino ad arrivare ai già arcinoti nomi di Joel Piroe (’99), olandese dello Swansea e Artem Dovbyk (’97) del Dnipro. Quest’ultimo ha appena rinnovato fino al 2025 con il suo club ma ha intenzione di lasciare l’Ucraina e la sua stessa società vuole cedere per monetizzare. I 24 gol messi a segno lo rendono anche quest’anno molto appetito sul mercato e a lui si è interessato anche il Porto, in fila assieme a Galatasaray, Marsiglia, Trabzonspor e Torino. I portoghesi giocheranno la Champions, difficile riuscire a fare concorrenza. Il Dnipro chiede 15 milioni per la punta, al momento troppi per la Salernitana.
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