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Le verità di Perea: “Potevo rimanere, ma non ho trovato accordo con la società. Lotito? Soggetto particolare…”

Brayan Perea, attaccante colombiano classe 1996, si racconta ai microfoni di Radio Alfa toccando vari argomenti dal rapporto con Claudio Lotito ai motivi per cui non è rimasto alla Salernitana durante il ritiro di Rivisondoli fino alla sua nuova esperienza in terra sudamericana.

Perea ricorda come si è trovato nel Bel Paese e il trasferimento a Salerno nella scorsa estate: “Credo di essere arrivato in Italia con tanto entusiasmo e tanta voglia. Penso di aver fatto bene il primo anno. Soprattutto se considerate che ero un giovane ragazzo colombiano alle prime esperienze in Europa e mi sono messo in mostra in una squadra come la Lazio, in un campionato difficile come la Serie A. Dopo, come tutti sappiamo, ho avuto vari problemi che non auguro a nessun calciatore, le cose non sono andate per il verso giusto. Ho provato a rimanere a Salerno, ma non ho trovato accordo con la società e dopo sei mesi fermo alla Lazio ho deciso di ritornare in Colombia”.

Sul rapporto con la squadra e con i compagni granata, Brayan è onesto e ammette che gli serviva tempo per carburare: “Loro erano un gruppo fatto, con mister Colantuono parlavamo proprio del fatto di mettermi in forma perché non giocavo da tanto tempo. Non ho trovato l’accordo con la società: la verità era quella di stare lì e vedere come andavano le cose. Abbiamo parlato anche dell’ipotesi di allungare il contratto, ma in realtà gli accordi erano altri. Quindi la trattativa si è arenata e son rimasto fermo alla Lazio per sei mesi”.

Inevitabile parlare di Lotito, presidente sia alla Lazio che alla Salernitana. Perea dice la sua anche su quest’opportunità della Salernitana di usufruire dei calciatori biancocelesti: “Il presidente è un personaggio particolare: ha un modo singolare di vedere le cose soprattutto nel calcio. Penso che abbia dei talenti che, in maniera organizzata, può portare alla Salernitana in modo da farli esplodere, valorizzare anche perché Salerno è una bella piazza in cui giocare a calcio. Questo mio pensiero è lo stesso del mio amico Minala: Lotito può prendere alcuni calciatori a Salerno per formare una grande squadra”

Ora il ritorno in Colombia. Dallo scorso 29 gennaio è diventato un nuovo calciatore dell’Independiente Santa Fè: “Qui cerco la voglia di divertirmi, di trovare la felicità giocando a calcio. Mi sento bene, la squadra mi ha ricevuto bene. Vediamo come andrà”.

Chiosa finale su Perugia-Salernitana. Con gli umbri l’attaccante colombiano giocò nella prima parte della stagione 2014/2015: “Ho amici da entrambe le parti, anzi a Perugia ho lasciato parte della mia famiglia. Dico solamente che vinca il migliore!”.

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