“La retrocessione in cadetteria non cambierà le carte in tavola: c’è già l’ok della Regione, le procedure sono in corso e l’obiettivo è quello di partire con i lavori il prima possibile”. La rassicurazione sulla ristrutturazione dell’Arechi e sull’utilizzo di uno stadio temporaneo al Volpe è arrivata ieri in consiglio comunale dalla voce dell’assessore alla mobilità, Rocco Galdi, in risposta ad una raccomandazione nel Salone dei Marmi fatta dal consigliere Roberto Celano (FI).
Le istituzioni sono allineate: tra fine aprile e inizio maggio sarà bandita la gara per l’assegnazione dei lavori nel Principe degli Stadi, le cui procedure sono un filo più avanti rispetto a quelle dello stadio temporaneo, dove però si recupererà tempo nell’esecuzione. Per il Volpe sono previsti solo sei mesi di lavoro, per il nuovo Arechi ben 18, che cominceranno naturalmente solo quando sarà pronto il campo provvisorio (massimo inizio 2025) e non in contemporanea. Insomma, la Salernitana comincerà regolarmente il prossimo campionato nel suo stadio e si sposterà di pochi metri più a sud solo quando sarà pronta la soluzione alternativa.
L’attesa dei fondi
Come si legge sull’odierna edizione del quotidiano Il Mattino, il nodo principale è legato all’erogazione dei fondi. Previsti massimo 20 milioni per il Volpe, mentre il restyling dello stadio principale sarà ben più costoso: nel progetto di fattibilità tecnico-economica presentato con versione definitiva proprio la scorsa settimana (aggiornato alle recenti prescrizioni fatte dalla Questura di Salerno sul deflusso del settore ospiti e conseguente organizzazione delle aree esterne, con case study del Meazza di Milano, nda) sono previsti non meno di 84 milioni per la realizzazione, a cui aggiungere altre cifre tra progettazione e altri costi). I fondi di sviluppo e coesione attesi dalla Regione Campania, finanziatrice delle opere, sono ancora bloccati nella querelle politica che vede come “portabandiera” il ministro Fitto da un lato e il governatore De Luca dall’altro. Deciderà presto il Consiglio di Stato sula faccenda, che ha trovato un nuovo capitolo; c’è fiducia nella possibilità che il tutto si sblocchi quanto prima da parte degli enti. Che, frattanto, vanno avanti con le procedure.
Detto del PFTE rafforzato già consegnato dalla cordata di progettisti guidata da Buromilan, ora servirà l’approvazione che è prossima, entro massimo un mese. Una volta ricevuto il via libera (conferenza dei servizi decisoria già partita il mese scorso, nda), sarà possibile bandire la gara: l’aggiudicatario potrà poi formulare il progetto definitivo e far partire i lavori con un mese di tempo. Se tutto andasse per il verso giusto e non ci fossero ricorsi o altri intoppi, per fine 2024 il quadro dovrebbe essere definito.
Procedure Volpe
Ma prima di cominciare i lavori all’Arechi, come detto, bisognerà ultimare il Volpe provvisorio. In tal caso il progetto di fattibilità tecnico-economica è in fase di ultimazione. A differenza dello stadio principale, che ha visto protagonisti terzi per la realizzazione, il “disegno” è interno all’Arus, l’ente regionale che si sta occupando di trainare la pesante macchina. In primavera dovrebbe arrivare anche in tal caso l’approvazione (conferenza dei servizi ancora da convocare, nda), dopodiché seguirà l’assegnazione dei lavori in gara. Dovrebbe essere tutto più rapido e per i mesi estivi si punta ad aprire il cantiere. Prima bisognerà bonificare l’area demolendo le strutture, comprese le vecchie cisterne presenti in zona. L’attività commerciale che insiste sui terreni interessati dovrà completare il trasloco entro giugno (pratiche e rimborsi già erogati). Due mesi per “pulire” il terreno, poi altri quattro per realizzare l’opera che avrà solo una tribuna e gli spogliatoi in muratura, i quali resteranno in piedi anche dopo lo smontaggio delle altre tribune, da realizzare invece in tubi innocenti. Occorre superare un vincolo paesaggistico relativo alla distanza minima dalla linea di battigia per l’edificazione, che sembra comunque ostacolo non insormontabile. Istituzioni al lavoro in tal senso con la sovrintendenza.
Rischio campo neutro marginale
Potrebbe succedere una cosa: Volpe non pronto a novembre-dicembre e possibilità di cominciare invece i lavori all’Arechi. Cosa sceglierebbe la Salernitana? Di qui l’ipotesi da mettere sul tavolo relativa alla possibilità di giocare qualche partita a Benevento o a Bari: da un lato i disagi, dall’altro la possibilità di “risparmiare” un po’ di tempo sulla consegna dei lavori del nuovo Arechi, che prevede 540 giorni di lavorazione con turni tripli. Dipenderà molto dal club granata e dal momento sportivo che starà vivendo anche in B. Potrebbe pure decidere di procrastinare e aspettare il Volpe, senza ulteriori emigrazioni. Un “problema” che non è detto si presenterà e, nel caso, da affrontare solo in seguito.
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