Appuntamento da non fallire: uscire indenni dal Bentegodi per tornare a respirare. Le probabili scelte

PROBABILI FORMAZIONI  –  VERONA-SALERNITANA (ore 18:30, diretta DAZN)

VERONA (3-4-1-2): Montipò; Ceccherini, Hien, Magnani; Depaoli, Duda, Tameze, Doig; Lazovic; Ngonge, Lasagna. A disp: Perilli, Berardi, Zeefuik, Faraoni, Verdi, Caia, Terracciano, Braaf, Dawidowicz, Abildgaard, Kallon, Cabal, Gaich, Coppola, Joselito. All: Zaffaroni.

SALERNITANA (3-5-2): Ochoa; Bronn, Troost-Ekong, Lovato; Candreva, Coulibaly, Nicolussi Caviglia, Vilhena, Bradaric; Bonazzoli, Dia. A disp: Fiorillo, Sepe, Pirola, Gyomber, Daniliuc, Sambia, Bohinen, Crnigoj, Iervolino, Kastanos, Valencia, Piatek, Botheim. All: Nicola.

Arbitro: Valeri di Roma 2 (Vivenzi/De Meo). IV: Abisso. Var: Abbattista, aVar: Mariani.

Vincere – meglio, non perdere – per tornare a casa più sereni. Verona-Salernitana è appuntamento da non fallire per evitare di intorbidire le acque. Le condizioni ci sono (quasi) tutte: organico folto, spinta del pubblico (679 annunciati al Bentegodi, erano in mille ieri all’Arechi per la rifinitura a porte aperte), motivazioni da non dover fabbricare in laboratorio contro un avversario che sulla carta ha meno punti. Questo non significa, tuttavia, che sarà una passeggiata di salute.

Le scelte

Nicola sembra orientato a tornare alla difesa a tre con degli uomini, però, che gli consentano un immediato scivolamento a quattro dietro. Sambia dovrebbe riaccomodarsi in panchina dopo una prestazione poco esaltante contro la Juventus. Bronn farà il braccetto destro, all’occorrenza scalando terzino, con Troost-Ekong in mezzo e Lovato (favorito su Pirola) sul centro-sinistra. La presenza di Bradaric come quinto mancino consentirebbe l’eventuale passaggio a quattro con l’arretramento del croato. Sul versante opposto il quinto sarà Candreva, con necessità/richiesta di accompagnare l’azione offensiva ma anche dare una mano sul peperino Doig. Il forte dubbio che troverà risoluzione solo nella discesa in campo della formazione per il riscaldamento riguarda la posizione del playmaker: Bohinen chiede strada e chiede una chance, Nicola lo ha testato anche da mezzala e ha risposto – a precisa domanda – che “lui e Nicolussi Caviglia possono anche giocare insieme”. Non sembra questa però l’occasione. Peraltro il trainer nelle sue scelte finora ha sempre dimostrato di alternarli, con l’uno che ha escluso l’altro. L’ex SudTirol potrebbe essere anche confermato dal primo minuto in segno di fiducia dopo lo scivolone contro i bianconeri; aveva pur sempre avuto un ottimo approccio nelle precedenti apparizioni. Coulibaly e Vilhena dovrebbero completare la mediana. Kastanos, autore del gol decisivo al Bentegodi l’anno scorso su punizione, e Crnigoj però scalpitano e non sono da escludere sorprese. In avanti agiranno Bonazzoli e Dia.

L’avversario

L’Hellas ha tratto giovamento dalla cura Zaffaroni e nel 2023 ha perso una sola volta, rosicchiando alla Salernitana 5 punti.  Forse è proprio l’ippocampo nel mirino dei gialloblù… in tutti i sensi: dall’imitazione dell’impresa campana dello scorso anno al bersaglio da raggiungere per agguantare la salvezza. Del resto, in questo primo scorcio di anno solare, la Salernitana è la squadra che ha fatto peggio (4 punti), seconda soltanto alla derelitta Cremonese. L’allenatore scaligero ha affrontato prima d’ora i granata solo da calciatore in casa propria, senza mai perdere: è accaduto nella Serie B 1990/91 (1-1) quando vestiva la casacca del Taranto e poi nel torneo di terza serie 2005/06 da calciatore del Monza (2-1), pur commettendo un fallo da rigore poi trasformato da Ciro De Cesare. Per la gara di stasera Zaffaroni deve rinunciare all’ex di turno Djuric ma recupera Dawidowicz e Faraoni; si affiderà al neo acquisto Ngonge in attacco in coppia con Lasagna, con Lazovic alle spalle nel 3-4-1-2.