Anno nuovo, problemi vecchi. Tornelli out, fischi e proteste: così non va

Anno nuovo, problemi vecchi. La prima all’Arechi ha il suono dei fischi e delle proteste davanti ai varchi di ingresso dell’impianto di via Allende: le chilometriche code che si sono create prima dell’inizio del match tra Salernitana e Milan danno l’assist all’esigenza (più volte evidenziata) di una organizzazione che sia davvero da massima serie. Non è bastata l’apertura dei cancelli alle ore 9.30, molti sono rimasti in attesa di entrare (soprattutto lato tribuna) ben oltre l’inizio della partita a causa dei (soliti) malfunzionamenti dei tornelli che – questa mattina – hanno smesso di funzionare. Sembrerebbe, infatti, che due dei software siano rimasti completamente spenti limitando così gli accessi a disposizione e riducendoli a due soltanto per la tribuna. In Curva Sud invece, per i possessori di abbonamento, sembra sia filato tutto liscio grazie anche al varco riservato a questi ultimi.

Tra le proteste e chi è costretto ad alzare la voce, ci sono gli occhi e lo sguardo del Questore Giancarlo Conticchio che ha osservato da attento spettatore lo svolgimento delle operazioni di deflusso. C’era anche l’onorevole dem Piero De Luca e il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, arrivato qualche secondo dopo il fischio di inizio della partita che non ha rilasciato dichiarazioni in merito alla questione stadio. Prima di lui il vescovo Mons. Andrea Bellandi che si è accomodato sulle poltrone rosse della tribuna vip.

Il presidente granata Danilo Iervolino insieme alla moglie non ha effettuato il consueto “giro” all’interno degli spogliatoi pre-partita, imboccando la strada del settore riservato tra gli auguri di un buon anno e qualche richiesta dei tifosi presenti. Ad attenderlo all’esterno l’amministratore delegato Maurizio Milan. Urge, in ogni caso, tirare le somme e cominciare il 2023 all’insegna della serie A. In tutti i sensi.