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Andrè, Cice e Sofian: la ‘qualità’ che resta (spesso) fuori. Servono anche i loro lampi

Sfruttare il fisico e le caratteristiche che in gran parte hanno dato alla Salernitana il bottino di 51 punti in 31 partite fin qui racimolato. Non c’è dubbio che debba essere questa la missione primaria dell’allenatore e degli stessi giocatori, con particolare attenzione sulle palle inattive (clicca qui per leggere l’articolo).

Al netto di queste considerazioni, però, è giusto porre alcuni argomenti sul tavolo. Squadra fisica, contrasti, difesa solida e ripartenze in primis. Ma se il gioco si fa duro per tutti, ogni tanto anche la giocata individuale può risolvere la partita. E se tra quanto fatto di buono nel cuore della stagione ci sono pure gli spunti forniti da Cicerelli (un gol e tre assist con i suoi strappi), perché non osare qualcosina in più contro il Frosinone in una partita da vincere assolutamente e non dare una possibilità dall’inizio all’ex foggiano? Un discorso simile, analizzando anche le parole dell’allenatore di ieri (“Sicuramente può esserci un calo fisiologico ed è possibile che cambi qualcosa, ma non perché non sia soddisfatto di quanto fatto dai giocatori”), potrebbe essere fatto sul conto di Anderson, tra i migliori contro il Brescia e nuovamente partito dalla panchina a Lecce.

E che dire di Kiyine, altro giocatore di qualità e dalla tecnica sopraffina? Tra i tre è certamente quello che, finora, ha dimostrato di meno. Dal suo ritorno a Salerno – complice anche una condizione atletica giocoforza peggiore rispetto ai compagni, perché reduce da quattro mesi di allenamenti singoli a Formello – non è riuscito a cambiare passo, né ad assicurare alla squadra le fiammate che i tifosi conoscono bene. Chissà che, “ferito” sportivamente nell’orgoglio dopo tre panchine consecutive (sarà un caso, ma dopo il rivedibile approccio col Cosenza, Castori non l’ha fatto più alzare neppure per scaldarsi durante le partite), non possa essere proprio il marocchino a rappresentare un jolly importante nei sette match che restano. Magari a cominciare dalla gara col Frosinone: radio mercato gracchiava di un interessamento proprio dei ciociari a gennaio, ma Lotito – comprensibilmente – decise di non favorire altre concorrenti in B. Ieri Pettinari ha punito la squadra che l’avrebbe voluto nel mercato di riparazione. Mai dire mai, la ruota gira e la Salernitana – oggi più che mai – ha bisogno davvero del contributo di tutti i componenti della rosa.

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