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Anderson: “Non pensavamo di essere tra i favoriti, ma adesso la Serie A è un sogno”

Anche se il campionato di Serie B si è fermato per una settimana a causa del calendario degli impegni delle nazionali, non va in pausa la preparazione della Salernitana. Lo conferma anche uno dei calciatori granata che è apparso più in forma nell’ultima uscita contro il Brescia. Si tratta di André Anderson, che oggi ha trovato il tempo per intervenire in diretta nel corso del TG Sport di LiraTv. “Anche in questa settimana di pausa continuiamo a lavorare – racconta l’italo-brasiliano – Ci stiamo allenando bene per la partita difficile e importante che giocheremo contro il Lecce“.
Al Via del Mare, il Cavalluccio ha l’opportunità di sorpassare i salentini nella volata promozione, la Salernitana è infatti a -1 proprio dai giallorossi secondi. Ad aspettarsi questa situazione di classifica arrivati così lontano erano sicuramente in pochi, ma adesso non c’è scaramanzia che tenga: “
La lotta per la promozione è il premio per il lavoro e l’allenamento che abbiamo fatto in questa stagione. Sapevamo di essere una buona squadra, ma non pensavamo di essere favoriti, ora abbiamo anche dimostrato di essere forti. Adesso è diventato il nostro sogno, perché abbiamo fatto bene finora, però prima non era un sogno come lo è ora. Merito di un gruppo impressionante, uno spogliatoio unito, è giusto iniziare anche a parlarne tra di noi“.

E il gruppo è la vera forza della squadra, come anche il segreto dietro il buon rendimento del classe ’99: “Faccio questo grazie alla squadra. Abbiamo una squadra che mi porta a fare queste cose. Posso giocare come gioco perché In porta c’è Vid, in difesa ci sono Mantovani e Gyomber, vicino a me c’è Di Tacchio. Davanti a me e dietro di me abbiamo un gruppo forte che vuole arrivare in alto. Con chi mi trovo meglio? È semplicemente diverso, se gioco con Djuric mi aspetto qualche sponda in più, se gioco con Tutino  e con Gondo so che devo cercare la palla in profondità. Non è questione di compatibilità, sono io a dovermi adattare alle loro caratteristiche“.
Del gruppo fa parte anche il lungodegente Patryk Dziczek, altro giovane pescato dalla Lazio, che proprio oggi ha compiuto 23 anni: “Un ragazzo a cui tutti vogliamo bene, è un giocatore importante per la squadra e anche il suo carattere aiuta tutti. Sta bene e noi stiamo bene perché lui sta bene“.
E i granata quindi si divertono anche fuori dal campo: “Abbiamo giocatori che scherzano anche troppo. Per esempio Aya, poi non sembra ma anche Djuric scherza molto. C’è sempre allegria, come dicevo prima lo spogliatoio è molto unito“. 

Quando però è il momento della serietà, c’è un generale che tiene sempre tutti sull’attenti: “Castori ci carica sempre, mette sempre benzina e per questo stiamo facendo bene. Perché siamo sempre pronti a dare tutto per aiutare gli altri. Se mi rimprovera? Con me si arrabbia quando faccio giocate per cui non era il momento giusto o di cui non c’era il bisogno“.

Tuttavia l’allenatore di Tolentino non è stata l’unica figura importante nel percorso del talento scuola Santos: “Con Gregucci, Colantuono e Menichini è stato importantissimo, perché è stata la prima esperienza. L’anno scorso sapevo che non avrei giocato molto ma volevo imparare stando vicino a grandi giocatori. Quest’anno ho voluto rimettermi alla prova giocando un po’ di più nel contesto della Salernitana. L’anno prossimo? Adesso non ci penso, penso solo a fare bene qui e a coronare questo sogno“.

Infine, a proposito di nazionali, André Anderson ha il doppio passaporto italiano e brasiliano, ma è ancora troppo presto per decidere: “Non ci penso ancora, anche perché Italia e Brasile sono tra le nazionali più forti al mondo. Però speriamo che possa arrivare presto il momento di fare una scelta“.

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