È un boccone amaro quello da mandare giù oggi per Paolo Zanetti, che nel giro di due minuti ha visto cadere tutto ciò che i suoi calciatori avevano tenuto in piedi per tutta la gara. La Salernitana così non lascia nemmeno un punto al Venezia, che dovrà realisticamente abbandonare i propositi di promozione diretta in massima serie. Nella conferenza stampa post partita il mister dei lagunari appare visibilmente deluso, nonostante il volto coperto dalla mascherina. “Tornare a casa con niente è una punizione troppo grossa per quello che si è visto sul campo – dichiara il tecnico arancioneroverde – Il pareggio ci poteva stare, anche se abbiamo avuto le nostre occasioni per chiudere la partita e non l’abbiamo fatto. Come già successo altre volte siamo andati a pagarlo negli ultimi minuti e questo chiaramente dispiace. Per i ragazzi, per i tifosi e per l’ambiente. Ci abbiamo provato, ma oggi probabilmente diciamo addio alla promozione diretta. Sapevamo che era difficile ma volevamo fare di tutto per provarci. Ora guardiamo avanti e dobbiamo concentrarci subito sulle prossime partite perché dobbiamo lottarci questi playoff. Il campionato è duro e i playoff sono un sogno per noi, ma un sogno alla nostra portata, quindi dobbiamo combattere fino alla fine per portarci a casa la possibilità di giocarci la Serie A attraverso gli spareggi“.
Ai suoi ragazzi l’ex Ascoli non rimprovera niente, ma ne richiama l’attenzione in vista di un acceso finale di campionato: “L’interpretazione è stata corretta, siamo venuti qua con grandissima personalità a giocare il nostro calcio. Siamo andati meritatamente in vantaggio e potevamo chiudere il primo tempo con più di un gol di scarto perché loro hanno avuto un ritorno e ci hanno impensierito con una serie di calci d’angolo, ma ci hanno lasciato tanto spazio per le ripartenze. Con i loro ingressi abbiamo subito la loro fisicità, però sapevamo che loro sono bravi a fare questo, lanciare lungo e giocare sui duelli difensivi con questi giocatori giganteschi, i quali però avevamo anche contenuto bene fino alla fine, poi è andata come è andata. Non ho molto da dire ai ragazzi riguardo alla prestazione, mi dispiace non essere riusciti a gestirla e non aver portato a casa nemmeno un punto che secondo me sarebbe stato meritato. Però dobbiamo subito mettercela alle spalle e concentrarci su martedì, quando avremo un’altra battaglia, facendo in modo che questa partita non lasci strascichi. Non ci sta il risultato ma dobbiamo accettarlo e guardare avanti“.
Poi Zanetti torna sul risultato, ma senza appellarsi ai diversi episodi da cui sono scaturite molte proteste, soprattutto dopo il triplice fischio: “Di solito evito di parlare degli arbitri e anche oggi non voglio cercare nessun tipo di alibi perché potevamo fare meglio nella ripresa, metterci un po’ di attenzione e di cattiveria in più. Però ci sono cose evidenti. Il secondo gol è ampiamente regalato perché c’è un fallo evidente sul portiere; c’era un rigore netto su Crnigoj dove l’arbitro ha detto che c’era il contatto ma non abbastanza per fischiare; è stato chiamato un fuorigioco su Johnsen involato a campo aperto ma era partito dalla nostra metà campo. Quindi oggi abbiamo giocato contro una squadra forte, ma abbiamo incontrato anche un arbitraggio in giornata no difficile da superare. Il risultato è figlio di tanti episodi, situazioni, errori. Salvo assolutamente la prestazione, le idee, il coraggio. Salvo la voglia di giocare un certo tipo di calcio e non adattarsi al loro. Sono convinto che questo porterà i miei ragazzi e soprattutto il Venezia lontano. Se non sarà quest’anno sarà nei prossimi, ma stiamo lavorando su un progetto a lungo termine e abbiamo posto delle basi secondo me importanti costruendo un certo tipo di mentalità e di filosofia che non dobbiamo mai abbandonare. Non salvo la gestione dei minuti finali, non era giusto perderla ma lì la Salernitana ha fatto meglio“.
Testa quindi all’obiettivo, che passa dalle ultime quattro giornate, di cui la prima tra pochi giorni, il derby con il Chievo martedì al Penzo: “Sarà una partita importantissima, ancora. Contro una squadra che gioca bene e che ha individualità importanti. Come lo saranno tutte queste ultime partite, tutte gare che faranno la differenza. Dobbiamo stare sul pezzo e rimanere attaccati all’osso, arrivare ai playoff sarebbe un bel regalo per noi stessi e per tutto l’ambiente“.
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