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Addio a Carlo Tavecchio: inserì il Salerno Calcio nel Girone laziale. Pagò il flop Ventura

Si è spento questa notte all’età di 79 anni Carlo Tavecchio, Presidente della LND Lombardia, ex Presidente della FIGC dal 2014 al 2017 e protagonista del calcio italiano – non necessariamente in senso positivo – degli ultimi decenni. 

La sua avventura a capo della Federazione Italiana Giuoco Calcio si concluse nel 2017 con le dimissioni successive al mancato approdo dell’Italia ai Mondiali di Russia, quando il CT era Gian Piero Ventura, futuro allenatore della Salernitana, ma Commissario voluto proprio da Tavecchio sulla panchina azzurra. La figura di Tavecchio è ricordata a Salerno per il rapporto che lo legava all’ex co-patron Claudio Lotito. Quando nel 2011 il Salerno Calcio di Lotito e Mezzaroma fu costretto a disputare il Campionato di Serie D, privato dei segni distintivi della Salernitana, Tavecchio era Presidente della Lega Nazionale Dilettanti. Per ragioni di ordine pubblico e di opportunità (ma secondo i malpensanti anche per vicinanza alla capitale di Lotito e per un minor grado di difficoltà) favorì l’inserimento del Salerno Calcio nel Girone G, quello sardo-laziale. Criterio geografico avrebbe voluto, invece, che la neonata creatura di Lotito e Mezzaroma si ritrovasse nel girone con compagini campane (Casertana, Ischia, Turris, Viribus Unitis, Real Nocera Superiore, Battipagliese, Gelbison), pugliesi e calabresi. Con le uniche campane inserite nel Girone G (Bacoli e Pomigliano) tutto fu tranne che una festa dello sport. Tavecchio in quegli anni ebbe il suo bel da fare, visto che dalla Serie D ripartivano le grandi piazze incappate in un fallimento. La allora quinta serie, però, fu il trampolino di lancio politico verso la Presidenza della FIGC.

 

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