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Ad aprile un docufilm su Bruno Somma: racconto del dirigente più longevo della storia granata

Nell’anno del centenario sarà ricordata anche la figura di un dirigente in bianco e nero che ha vissuto in prima persona, tra le scartoffie delle sedi sociali e il campo, un quarto di storia della Salernitana. Si tratta di Bruno Somma, vice segretario del club dal 1946 al 1950 e segretario generale a tutti gli effetti dal 1950 al 1967, a cui sarà dedicato un docufilm in uscita ad aprile: il racconto della sua vita e dei suoi affetti intrecciato, ovviamente, con la squadra granata che ha rappresentato più di metà della sua vita (scomparve prematuramente nel 1971). Il tutto, intrecciato con testimonianze di chi quei periodi li ha vissuti, come Amedeo Rosamilia, Pino Adduci, Pierino Prati, Oliviero Visentin. Quella Salernitana a cavallo tra gli anni ’40, ’50 e 60′ capace di andare dalle stelle della Serie A alle stalle dell’ultimo posto in C senza retrocedere per riforma dei campionati, per poi risalire la china col ritorno in cadetteria del ’66. Non senza difficoltà societarie e turbolenze finanziarie, sia ben chiaro.

Bruno Somma era segretario ma anche direttore sportivo, general manager, osservatore, factotum, si occupava dell’organizzazione delle trasferte, del calciomercato, di tutto. Del resto, erano lontani anni luce i miliardi di ruoli che sono distribuiti oggi nelle società calcistiche. Senza ombra di dubbio è stato il dirigente più longevo nella storia della Salernitana. Nel docufilm che lo racconta – la cui iniziativa è partita dagli eredi, con la sceneggiatura e la regia a cura di Rocco Papa – ad interpretarlo sarà il figlio Adolfo, spaventosamente somigliante al padre (in alto foto delle riprese e di Bruno Somma, nda). Sarà proiettato a fine aprile con un evento al Teatro delle Arti di Salerno, in cui saranno presenti anche momenti musicali, dibattiti e iniziative per i più piccini, con il patrocinio del Comune di Salerno e quello della Salernitana. Proprio in attesa del calendario delle gare dei granata per quel periodo, la data resta ancora in stand by per poter consentire a una delegazione del cavalluccio di presenziare.

“Il progetto nasce dalla voglia di ricordare il nonno in un anno speciale, quello del centenario. Sono in tanti che ci hanno dato una mano per pura passione, quella che lui stesso metteva nelle faccende della sua Salernitana, così tanta da trascurare la famiglia – afferma il nipote di Somma, Mario Pacifico – Stiamo ultimando le riprese e presto organizzeremo una serie di eventi collaterali. Non mancheranno sorprese che per ora non sveliamo. Il nonno ha rappresentato un quarto della storia granata in periodi in cui il calcio era davvero un’altra cosa. Altri tempi che, tuttavia, vedevano la Salernitana a ridosso delle grandi. Basti pensare all’anno della Serie A e poi ai seguenti campionati di Serie B in cui per poco fu sfiorato il ritorno nelle massima categoria. Nel docufilm racconteremo la vita del nonno e tanti aneddoti che lo hanno visto protagonista anche al vecchio Hotel Gallia di Milano, dove si teneva il calciomercato, a tavola con tanti grandi personaggi del calcio dell’epoca. Conservava una bella amicizia col collega del Milan, Bruno Passalacqua, con cui trattò il passaggio a Salerno di Prati e Corbellini nell’anno della promozione in B 65/66″.

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