VIDEO. Iniziativa Anna Borsa, Avallone e Fusco: “Più importante del calcio stesso”

Presenti all’iniziativa per Anna Borsa che si è svolta al Volpe questa sera (clicca qui per leggere di più), Sasà Avallone e Luca Fusco hanno rilasciato alcune dichiarazioni alla stampa. Il Team Manager dell’ippocampo ha ricordato l’importanza dell’evento parlando anche con amarezza del brutto episodio di alcuni commenti sotto al video di sensibilizzazione (clicca qui per leggere di più).

Riguardo l’iniziativa: “La Salernitana, in prima persona, ha sostenuto un’iniziativa con uno scopo importantissimo. Già da tempo, quando mi parlarono di quest’azione subito ne discussi con la società affinché fossimo in prima linea per sostenere la lotta contro questo problema importantissimo. Si fa ancora troppo poco per cercare di tutelare completamente le donne e mettere la parola fine al femminicidio. Bisogna essere sempre attenti e vigilare, le donne sono la componente più bella sulla Terra e bisogna portarle rispetto. E’ importante che oggi siamo qui a sostenere la fondazione Anna Borsa. L’unica nota stonata sono quei commenti demenziali pubblicati sotto il video di sensibilizzazione sul profilo della società: parliamo di una cosa seria, più importante del calcio stesso. Noi uomini dobbiamo renderci conto del valore delle donne”.

Sulla fondazione Anna Borsa: “Ne parlavamo da tempo, conoscevo Anna e sono cresciuto con Alberto, il padre della ragazza ed il fratello l’ho visto crescere essendo dello stesso quartiere. E’ venuta a mancare una ragazza eccezionale e come lei tante altre sono ancora vittima di un qualcosa su cui dobbiamo essere attenti e vigilare affinché possano esserci sempre meno morti. Noi uomini dobbiamo fare la nostra parte e le donne devono avere subito il coraggio di ribellarsi perché c’è il rischio di piangere altre persone”.

Le parole del tecnico della Primavera: “Sono felice di essere qui, ringrazio la fondazione e la Salernitana che mi ha dato modo di presenziare. Speriamo che nel mondo non ci siano più forme di violenza fisica e psicologica, noi siamo qui per Anna e per far si che non capitino più queste tragedie. Sono soddisfatto dei ragazzi che alleno e spero che questo porti qualche ragazzo ad essere utile alla prima squadra quest’anno o in futuro. Ho un buon gruppo di ragazzi che mi segue. Essendo qui lanciamo un messaggio forte di solidarietà. Dobbiamo essere in prima linea affinché non ci siano più altri casi di femminicidio”.