VIDEO. Giovanili, Milan svela i piani: “Vogliamo autoalimentarci con i nostri talenti”

Maurizio Milan fa il punto sul progetto della Salernitana per il settore giovanile. L’amministratore delegato granata ha preso parte alla conferenza stampa di questa mattina, svelando piani e intenzioni del club che “si è aperto in maniera strutturata e strutturale alla comunità. Quella di oggi è una giornata topica. Questa proprietà ha un po’ abituato tutti ad essere pragmatica: le cose prima si fanno e poi si comunicano. Tempo fa dissi che stavamo lavorando al settore giovanile senza lanciare slogan: volevamo chiarirci tra noi, abbiamo individuato un grande professionista in Stefano Colantuono, con lui abbiamo disegnato il progetto che dal nostro punto di vista è un vanto”.

Dunque, Colantuono al centro del progetto: “È un professionista con la p maiuscola. Quando ci siamo parlati qualche mese fa ci siamo trovati tutti fin da subito in sintonia, capendo la portata di quello che dovevamo fare e andando anche oltre. Colantuono mi ha accompagnato per mano nel realizzare in pochissime settimane un progetto, accorciando i tempi e portando a Salerno i migliori professionisti che il settore in questo momento ha. Abbiamo dovuto dire “no” a tanti atleti in queste settimane, sinonimo di concretezza e attenzione che mettiamo in questo settore. Oggi tagliamo il nastro, ma tutto è partito due mesi fa con tanto sudore”.

Il settore giovanile sarà più di una attività collaterale: “La Salernitana non vive solo di prima squadra, ma molto di progetto educativo, di academy e qualcosa che vada oltre la parte sportiva. Abbiamo circa 200 tesserati, numero per noi importante, dall’under 11 alla Primavera, più tre squadre femminili. Abbiamo un tutor che seguirà i ragazzi al di là della parte sportiva, uno per ogni squadra, e poi abbiamo introdotto due professionisti dal curriculum importante. C’è anche un’altra parte del nostro progetto, ancora in costruzione ma su cui puntiamo tantissimo, ovvero quello delle academy e delle affiliazioni: Filomeno Fimmanò seguirà le affiliazioni su tutto il territorio nazionale con un focus nel meridione. Vorremmo diventare un po’ la cantera del sud e ci crediamo, questo deve partire da un settore giovanile che funzioni bene, abbiamo fatto prime affiliazioni in questi giorni. Tutto ciò avrà una sua evoluzione nel corso di un anno, contiamo di coprire i più importanti territori del sud Italia. Il settore giovanile era un po’ claudicante in questo club, non c’era un settore medico dedicato. Ringrazio il dottor Gennaro Alfano si è arrabbiato perché l’u17 non aveva un medico ed è riuscito a trovarlo seduta stante. Ci ha messo molto sforzo a dedicare un focus importante a tutto il settore giovanile, tutto ciò è sinonimo di serietà”.

Un progetto presentato dopo mesi di valutazioni: “Non è un progetto di ripiego, altrimenti avremmo presentato di facciata qualcosa sei mesi fa. La Salernitana vuole un club che si autoalimenti con talenti coltivati da questi professionisti diretti da Colantuono. Siamo partiti adesso, a Stefano va la nostra fiducia e ha un ruolo definito, un dirigente che ha responsabilità molto più ampie anche rispetto ad altri contesti. Non volevamo fare un progetto annuale: ci siamo dati tre anni, l’obiettivo è attivare tutto ciò che possiamo. Manca l’ultimo tassello, quello del centro sportivo. Dobbiamo invitare i migliori talenti italiani e un futuro europei e portarli in maniera strutturale in prima squadra. C’è tanto da lavorare, su questo non ci tiriamo indietro. L’expertise di De Sanctis ci darà una mano: la casella di Colantuono è però autonoma e risponde all’amministratore delegato e alla proprietà”.