Angelo Fabiani traccia il bilancio del mercato estivo (clicca qui per il punto finale). Il ds granata, dai saloni Sheraton San Siro Hotel di Milano ha commentato la sessione estiva di calciomercato che ha visto i granata chiudere con gli arrivi di Gondo ed Heurtaux: “Al meglio non c’è mai fine, abbiamo fatto quello che era nelle nostre possibilità – ha dichiarato il dirigente granata ai nostri microfoni – In fase di presentazione del mister si parlava di 6, 7 elementi ma ci siamo resi conto di dover rimpinguare l’organico. Abbiamo fatto molte uscite sia in prima squadra che nelle giovanili, il giudizio spetterà al campo. Personalmente sono abituato e a dare il massimo per fare sempre meglio, poi il meglio deve quantificarlo il campo. L’avvio di stagione è stato buono ma oggi la classifica non è veritiera, vedrete che alcuni valori che ci sono in questo campionato verranno fuori prima o poi. Un bilancio? Ci sono stati tanti no ma anche molti sì, il fatto che siano arrivati quattordici calciatori conferma la volontà della società di cambiare rispetto alla scorsa stagione”.
Tra le operazioni non riuscite, quella per la cessione di Alessandro Rosina (clicca qui per i dettagli) che resterà a Salerno: “Collocare un giocatore di 35 anni non è mai semplice, con tutto il rispetto per Rosina. I contratti vanno rispettati, rimane a Salerno da fuori lista perché siamo pieni con la lista degli over”.
Sui colpi “Sono quelli che abbiamo potuto apprezzare nelle prime giornate di campionato e perché no, anche in Coppa Italia dove abbiamo espresso un buon gioco. Alcuni elementi hanno mostrato la loro caratura, con Heurtaux e Cerci credo che abbiamo un organico per ben figurare in questo campionato che rispetto all’anno scorso sarà più combattivo. Con i nomi non sempre si fa qualcosa di importante, l’anno scorso eravamo accreditati tra i favoriti e poi siamo retrocessi anche se ci siamo salvati ai play out”.
Fabiani – come di consueto – non fissa obiettivi: “Sono abituato a vivere la giornata. Ricordo quando lo scorso anno tutti proclamavano qualcosa di importante e dicevo di restare con i piedi per terra. Lo faccio anche quest’anno anche se abbiamo un sergente di ferro in panchina come era Colantuono che ha fatto un passo indietro per problemi familiari. La smentita? A volte si dicono delle mezze verità. In quel momento non poteva esternare il suo malcontento, lo abbiamo sempre rispettato per la scelta che ha fatto prendendosi qualche critica di troppo, non sempre bisogna dare in pasto dei problemi familiari”.
I tifosi sperano di vivere una stagione diversa dalla precedente: “Chi ha sale in zucca saprà giudicare l’operato della società. A chi critica vorrei fare passare una giornata con Fabiani e i collaboratori per far capire cosa facciamo ogni giorno. La critica può spronare, anche quest’anno stiamo cercando di dare un nuovo impulso ma in campo vanno i calciatori. Ci vuole un pizzico di fortuna per far cambiare la stagione. Lo scorso anno, al di là dei nostri demeriti, un po’ di sfortuna ci ha affossati. Spero che quest’anno ci sia un vento diverso ma siamo alla seconda giornata, non sarebbe corretto fare pronostici. Il tifoso è in grado di valutare e lo farà durante il campionato”.
Altisonanti i colpi Cerci e Heurtaux: “Sono due elementi incappati in un club dove si sono create condizioni negative per i ragazzi. Pare che non venissero corrisposti gli stipendi, credo che ad ogni lavoratore vada dato quanto pattuito, da qui evidentemente è nata la volontà di lasciare il club dato che non hanno percepito un euro dalla società. Ci troviamo davanti a due professionisti di cui non scopro certamente io il lavoro. Heurtaux l’ho incontrato a Roma qualche settimana fa e l’ho visto in forma, Cerci sta lavorando ma ha una muscolatura importante e non potrà essere al top in poco tempo. Credo che nelle prossime settimane entreranno a regime perché sono due professionisti anche fuori dal campo”.
Fabiani non cerca rivincite dopo la passata stagione: “La rivincita deve cercarla chi ha perso, io non ho perso nulla. Questo è il quinto anno consecutivo in Serie B per la Salernitana, una cosa mai successa se non grazie ad un ripescaggio. Se prima la Salernitana si attestava in Serie C ora lo fa in cadetteria. L’ultimo è stato un campionato al di sotto delle aspettative non create dal sottoscritto. Ricordo le critiche a Donnarumma ma questo non vuol dire nulla: una società deve attestarsi nel suo campionato, per la Salernitana il minimo è la Serie B ma guardiamo sempre alla massima categoria. L’anno scorso nessuno avrebbe scommesso un euro sul Lecce, il calcio non è una scienza esatta, si deve creare la giusta alchimia. Mi auguro che quest’anno ci sia unità di intenti anche se noi andremo sempre avanti per la nostra strada cercando di toglierci e togliere qualche soddisfazione”.
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