Lamin Jallow si presenta alla sua nuova tifoseria con un pensiero a… Fabrizio Castori. Oggi l’attaccante gambiano ha incontrato la stampa vicentina una settimana dopo il suo arrivo in Veneto. “In questi giorni ho visto una squadra tosta e un allenatore bravo” ha dichiarato in conferenza stampa sottolineando: “Tecnicamente la nostra è una squadra forte, contro il Pordenone abbiamo giocato bene, questa è la mentalità giusta per la Serie B. Sono molto contento di essere venuto qui, conosco Vicenza da quando giocavo al Chievo, mi piace la città. Abbiamo una società e un allenatore forte”.
E a proposito di allenatori, Jallow ha parlato della sua esperienza a Cesena con Castori, oggi tornato a Salerno: “Ho giocato in molte squadre, i ricordi più belli li ho a Cesena dove ho fatto un bel campionato con Castori. Mi piaceva molto il modo di giocare e il modulo. Tra tutte le squadre ho sicuramente fatto meglio a Cesena. Sono andato in doppia cifra, avevamo lavorato tanto con lo staff. C’era una grande tifoseria proprio come qui, per questo ho detto subito al mio procuratore che non volevo andare da nessuna altra parte ma solo a Vicenza. L’importante sono i tifosi, ti aiutano molto, per questo qui si può alzare il livello e fare un grande campionato”.
Jallow vuole tornare in campo dopo un lungo stop causato anche da alcun problemi fisici: “Sto bene, sono stato operato il 7 agosto, adesso sto molto bene e mi sto allenando bene. Se ci dovesse essere una partita domani sarei pronto. Vorrei giocare contro il Monza, ho tanta voglia di scendere in campo. Il Menti? Sono stato qui 3 o 4 anni fa con il Trapani. Avevamo vinto 1-0, mi ricordo i tifosi soprattutto, davvero bravissimi, lo stadio qui è sempre pieno, speriamo possano tornare presto”.
Sull’aspetto tattico: “Mi piace il 4-4-2, per caratteristiche sono un giocatore che corre, mi piace giocare sia a destra che a sinistra, posso giocare sia da prima che da seconda punta. Ho già giocato in passato con Dalmonte a Cesena e con Cappelletti a Cittadella. Che tipo di giocatore sono? Sono una punta, o prima o seconda, posso fare anche l’esterno sinistro. Le mie caratteristiche sono la corsa, l’uno contro uno e il tiro. Io preferisco fare la seconda punta”.
Un passaggio anche sull’esperienza col Gambia: “Ho giocato due partite in Coppa Africa, era la nostra prima volta. Adesso siamo primi in classifica, ci mancano 4 gare, quest’anno spero di poter partecipare alla Coppa d’Africa, ci terrei molto. Obiettivo? Sono arrivato qui per fare un grande campionato, non sono uno che parla tanto ma voglio subito fare bene in campo. Devo dare una mano ai compagni che sono bravi, tutti insieme dobbiamo fare un grande campionato per salvarci subito e poi provare ad ottenere qualcosa di più”.
L’attaccante ex Chievo ha parlato anche di alcuni aspetti personali: “Fuori dal campo? Mi piace stare con la mia famiglia, mia moglie, mia figlia. Giro in città, gioco alla playstation, guardo partite di Serie A e di Premier. Fin da quando avevo 5 anni tifo Manchester United. Da quando gioco in Italia mi dicono spesso che assomiglio a Gervinho, mi piacciono le sue caratteristiche, come il gioco in velocità e il dribbling. Religione? Sono molto credente, prego tutti i giorni 5 volte”.
Jallow ha poi raccontato del suo arrivo in Italia: “Sono arrivato in Italia grazie al mio procuratore Luigi Sorrentino. Ho giocato un torneo in Umbria 8 anni fa con Gambia, Cina e Italia, lì Luigi mi ha notato, ha parlato con me, è venuto in Gambia e mi ha portato subito al Chievo. Ringrazio sempre il mio procuratore, è da 8 anni che sono con lui, ha fatto grandi sacrifici per me, è davvero una brava persona. Da quel momento mi è cambiata la vita”.
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