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Verso i playout, squadra di nuovo al lavoro: tanta concorrenza nel reparto offensivo

Oggi pomeriggio la Salernitana riprenderà ad allenarsi al Mary Rosy alle 16 in vista dei playout. Dopo quasi un mese di chiacchiere, sorprese e tanta rabbia, si può tornare a parlare di calcio. Le partite contro la Sampdoria saranno decisive e bisogna giocarle sul campo senza giustificazioni: è vero che la Salernitana è la più danneggiata dalla surreale catena di decisioni cervellotiche che ha avuto inizio il 18 maggio. Sarà il pool di avvocati granata a pensare a cosa fare per tutelare il club di Iervolino dentro le aule della giustizia sportiva (nelle prossime ore ricorso al Tribunale Federale Nazionale, insieme alla domanda di sospensione cautelare per bloccare i nuovi playout fissati d’ufficio il 15 e 20 giugno senza i nomi delle squadre impegnate) e probabilmente anche ordinaria, forse dall’11 se domani il Collegio di Garanzia del Coni rigetterà il ricorso presentato impugnando il comunicato della Lega B con il provvedimento firmato Bedin di rinvio a data da destinarsi della doppia sfida contro il Frosinone.

Questi aspetti potrebbero avere ripercussioni anche dopo i playout, che andranno disputati. Gli avvocati della Salernitana stanno aprendo tutti i fronti possibili per tenersi strade aperte per qualsiasi tipo di azione volta a difendere la legittimità delle richieste: tutto quanto accaduto è strano, anormale, e sulla poca regolarità di un torneo che finirà un mese oltre il dovuto, con settimane di pausa e incertezza, sembrano esserci pochi dubbi. Altro che regolarità del campionato da tutelare, come giustificato da Bedin al momento del primo rinvio.

Se però la Salernitana entra nel vortice del vittimismo, fa il gioco di chi le è contro. La parola d’ordine sarà concentrarsi sul campo e sul dare tutto per tirare uno “schiaffo morale” a chi pensa di aver affossato psicologicamente la Bersagliera e la sua gente. Oggi Marino riprende in mano la squadra dopo due giorni di riposo, abbraccerà presto anche i nazionali alla spicciolata e partirà con la rosa al completo per Novarello giovedì. Tutti in ritiro per concentrarsi e ritrovare il clima agonistico, con una formazione che potrebbe ricalcare quella che ha fatto vedere buone cose nel finale della stagione regolare. La difesa a tre composta da Ruggeri, Ferrari e Lochoshvili davanti a Christensen, il centrocampo con Amatucci e Hrustic (Zuccon sarà disponibile, ma reduce da un problema muscolare e quindi non al meglio), gli esterni Ghiglione e Corazza sono sicuri di una maglia. Poi i tre d’attacco dovranno combattere per essere della contesa dal primo minuto: Soriano e Verde delusero a Marassi il 9 maggio, un mese fa, soprattutto il primo sembrò accusare la tensione di essere un ex di turno amato a Genova, così anche Cerri (che ex non è). Simy ha chiuso benissimo la stagione e scalpita, anche se ha il contratto in scadenza, ma la sua professionalità è stata evidente e non può essere messa in discussione. Anche Tongya ha dato segnali positivi ed è di proprietà come Caligara, titolare a sorpresa a Cittadella e autore di una buona prestazione, che sarà riscattato automaticamente in caso di salvezza.

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