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Verde è carico: “Destino mi voleva qui. Salerno, divertiamoci”

“Ciao Salerno, finalmente sono granata. Divertiamoci insieme”. Queste le prime parole di un entusiasta Daniele Verde da calciatore della Salernitana. Il giocatore si è presentato quest’oggi al pubblico granata parlando ai microfoni ufficiali del club: “Qui si respira un’aria bellissima. Fortunatamente facciamo un mestiere stupendo che ci può solo far stare bene. Ovviamente il calcio regala gioie ma anche dolori, come quelle che hanno vissuto i miei compagni nella passata stagione. Ora però c’è da rimboccarsi le maniche e tornare a gioire tutti insieme. – ha detto l’esterno – Anche per me la passata stagione è stata complicata. Quest’anno bisogna dare sempre il massimo per accontentare tutti, in primis i tifosi, cercando di raggiungere i nostri obbiettivi”.

Il classe 1996 ha poi continuato parlando della tifoseria granata, che già da avversario lo aveva lasciato a bocca aperta: “Salerno è una piazza bellissima, ieri ne ho avuto un assaggio, ma già da avversario mi rendevo conto che questa squadra può contare su un supporto che poche altre società possono vantare. Ai tifosi prometto di impegnarmi sempre al massimo, cercando di giocare ogni partita come se fosse una finale”.

Verde ha poi ricordato la sua prima rete fra i grandi, arrivata proprio a Salerno nel febbraio del 2016: “Il mio primo gol tra i professionisti è arrivato qui all’Arechi, quando vestivo la maglia del Pescara. Forse è stato proprio il destino a volermi qui”.

L’originario di Napoli ha continuato commentando il buon rapporto che si è subito instaurato con il resto della rosa: “Cercherò di essere carismatico, per poter dare una mano alla squadra. Per me si vince prima tutti insieme nello spogliatoio formando un bel gruppo e poi si va in campo a dare il massimo. Conosco bene sia Fiorillo che Maggiore perché ho già condiviso lo spogliatoio con loro. Ho incontrato anche il resto dei compagni e mi sono sentito come se fossi qui già da tempo”.

Per concludere Verde ha parlato del suo passato e del cambio di ruolo, avvenuto ai tempi delle giovanili della Roma, che ha svoltato la sua carriera: “Nel settore giovanile ho iniziato come terzino, poi fu Vincenzo Montella a spostarmi più avanti e da quel momento non ho cambiato mai più”.

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