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Ventura tra richiami e sorrisi: ritiro volge al termine, domani il bilancio del trainer in conferenza

Diciannove giorni dopo, Gian Piero Ventura tornerà a parlare alla stampa. Quella in programma domani mattina sarà la prima conferenza  dopo quella di presentazione al fianco del co-patron Claudio Lotito dello scorso 11 luglio. In quell’occasione il tecnico ligure fu molto chiaro e apparve particolarmente determinato. Determinazione messa in campo negli allenamenti di San Gregorio Magno dove il “maestro” (così lo chiamano calciatori e addetti ai lavori) ha provato a trasmettere a Pucino e soci la sua idea di calcio.

In parte ci è riuscito, spingendo subito al sacrificio Lombardi e Kiyine, bravi a calarsi nella parte di esterni del centrocampo a cinque. Inoltre, nonostante qualche lancio lungo di troppo – soprattutto contro il Picerno – appare evidente l’idea di voler imbastire l’azione palla a terra dalla difesa andando ad innescare appunto gli esterni. Catechizzati a dovere gli attaccanti Calaiò, Jallow e Giannetti ai quali Ventura ha dato un compito preciso: dare una mano in fase di costruzione, scaricare la palla sulle fasce e correre in area per cercare di concludere l’azione.

Aspetti tattici a parte, Ventura ha confermato – non che ce ne fosse bisogno – di avere carisma da vendere. Aperto e disponibile con i tifosi, l’ex CT si è spesso intrattenuto con loro al termine degli allenamenti mattutini. Promesse ben precise non ne ha fatte se non una di carattere ambientale: Ventura ha garantito di aver pulito – e di volerlo fare ancora – lo spogliatoio dalle “scorie” della passata stagione quando spesso la negatività ha preso il sopravvento. Bello anche il gesto della cena: a tavola i calciatori hanno sorriso, scherzato, cantato e anche ballato, un modo per non pensare alla fatica degli intensi allenamenti.

Da segnalare inoltre i continui, ma spesso giustificati, richiami ai suoi calciatori soprattutto nel corso delle esercitazioni. Sovente il tecnico ligure ha redarguito i suoi senza risparmiare battute rivolte anche ai suoi collaboratori. Un altro modo per “sdrammatizzare” pur sapendo che c’è tanto lavoro ancora da fare. Anche e soprattutto sul mercato: Ventura aveva chiesto 7/8 rinforzi con cui lavorare nel corso del romitaggio estivo: nel giro di pochi giorni sono arrivati Carillo, Firenze, Billong, Giannetti, Lombardi, Kiyine, Karo e i giovani Morrone e Maistro, questi ultimi due particolarmente in mostra. Nove giocatori, uno in più rispetto agli otto richiesti dal tecnico che però ha salutato Casasola dopo pochi giorni. Una buona base se si considera che lo scorso anno Colantuono lavorò a Rivisondoli senza i vari Micai, Migliorini, Di Tacchio, André Anderson, Jallow e Djuric. Un piccolo passo avanti ma non basta e Ventura lo sa bene.

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