L’anno scorso, di questi tempi, con due 0-0 riuscì a salvare l’Ascoli nel doppio confronto playout contro l’Entella, in virtù del miglior piazzamento in classifica dei marchigiani. Ora che non potrà avere questo vantaggio in caso di vittoria con un gol di scarto, Serse Cosmi è costretto a giocarsi il tutto per tutto, dopo la sconfitta per 2-1 all’andata del suo Venezia. Il tecnico sta preparando gli ultimi dettagli per la sfida di domani al Penzo contro la Salernitana.
“Fortunatamente il tempo per preparare la partita è stato poco, perché l’attesa poi genera solamente ansia e problemi di natura nervosa – ha esordito in conferenza stampa il trainer arancioneroverde – In questi giorni abbiamo fatto un allenamento di scarico, ieri ci siamo tuffati un pochino più sullo specifico. Oggi allo stadio ci sarà la rifinitura. I disponibili? Sono un po’ contrariato perché purtroppo Mazan non è tornato e non può essere utilizzato. Ho letto che era un comprimario nel nostro organico, chi l’ha scritto probabilmente è distratto, ha giocato e ultime partite e soprattutto in contemporanea alla mancanza da lungo tempo di Garofalo, non ci permette a sinistra di giocare con un esterno di piede sinistro. Se non altro, non ho riscontrato problemi fisici in altri elementi e questa è la notizia che mi piace”.
A chi lo sollecita sulla partita d’andata, Cosmi risponde così: “Alcuni hanno detto ‘un tempo per uno’, ma non sono d’accordo. All’andata il primo tempo è stato equilibrato, il secondo un nostro dominio. Non c’entra la mia valutazione con il risultato finale, che poi è quello che fa testo. Tante volte mi hanno rimproverato di aver vinto o pareggiato contro avversari che avevano creato più di noi ma quei punti sono diventati fondamentali. Oggi che si è rovesciata la cosa non voglio sentirmi dire che non abbiamo tirato in porta. Domani l’aspetto mentale sarà fondamentale, tornando a mercoledì, nei primi minuti non è che eravamo in balia degli avversari ma non siamo stati così forti mentalmente come dimostrato successivamente negli altri 60′. Non è vero che abbiamo iniziato a giocare nel secondo tempo: ricordo l’episodio di Pinato, il tiro di Lombardi ed episodio Var sul rigore non assegnato, insomma tre occasioni importanti prima dell’intervallo. Nel secondo tempo, tranne l’episodio di Calaiò con errore di Modolo, la Salernitana non si è mai affacciata nella nostra metà campo”.
Cosmi poi ribadisce la sua contrarierà alla disputa dei playout. “Sono costretto a crederci, ma sono stato costretto a ributtarmi in un contesto agonistico nel quale non mi riconosco. Chi fa il nostro mestiere sa che un playout va preparato in maniera diversa. Non è vero che la Salernitana si è preparata in cinque giorni come noi, ha avuto più tempo perchè sapeva comunque di dover fare spareggio, anche senza conoscere l’avversario. Diciamo che i nostri avversari hanno annusato prima di noi il clima spareggio, ma anche per loro non c’è stata una preparazione ideale. In virtù di quello che non è successo a Salerno devo necessariamente pensare che abbiamo le carte in regola per poter ribaltare tutto”, afferma il mister del team presieduto da Tacopina che poi parla anche della sua tifoseria. Gli ultras della curve sud veneta hanno confermato la diserzione domani non saranno sugli spalti. Hanno ribadito le loro intenzioni ieri, nell’assistere l’allenamento della squadra che pure hanno incitato: “Non è stato un incontro a vuoto con i tifosi. Ho espresso un mio parere da subito, sapevo che nel momento in cui erano usciti con un comunicato, difficilmente sarebbero tornati indietro, perché hanno sempre dimostrato grande coerenza e mentalità. Ognuno può giudicare se sia gusto o sbagliato, non mi ha stupito il fatto che abbiano confermato quanto soffrano a star fuori e quanto si sentirebbero inopportunamente presenti a un evento sportivo in cui non si riconoscono. Noi che vediamo sempre gli ultras con manifestazioni a volte discutibili, nel momento in cui scelgono di non partecipare non vedo perché debbano essere criticati, anzi. La mia stima nei loro confronti aumenterà. Non è facile, perché tutte le curve sono ultras ma alcune si muovono in maniera diversa e loro hanno dimostrato di essere fedeli alla loro mentalità. Per il resto, io devo badara alla squadra e non gli spostamenti delle frange ultras”.
Infine, la pretattica sulle decisioni che prenderà nel reparto offensivo: “Le opportunità ci sono. Pimenta non ha fatto male a Salerno, ma ha bisogno di capire il contesto in cui gioca. A volte è un bene quando hai il cervello libero ma queste sono partite dove se ce l’hai tu solo diventa un problema. Potrebbe essere riconfermato, come no. Non avendo Di Mariano, Vrioni e Citro, ho tra i disponibili solo Zigoni, Rossi, Pimenta e Bocalon. Sceglierò tra loro”.
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