Con l’esonero di Giovanni Martusciello ed il ritorno sulla panchina della Bersagliera di Stefano Colantuono si aggiorna il particolare dato che, negli ultimi dieci anni, ha visto gli allenatori granata venire esonerati a campionato in corso. Dal 2014/15, infatti, soltanto due tecnici sono riusciti a concludere una stagione completa alla guida dell’Ippocampo.
Le due eccezioni
Gli unici due trainer a riuscire nell’impresa sono stati Gian Piero Ventura nel 2019/20 e Fabrizio Castori nel 2020/21. Il primo, arrivato all’ombra dell’Arechi per sostituire Leonardo Menichini, dopo la salvezza ottenuta ai play-out nella precedente stagione, condusse la Salernitana al decimo posto nel campionato cadetto, per poi rassegnare le dimissioni all’inizio della successiva stagione. Di fatto quella alla guida dei granata fu l’ultima avventura per Ventura, che circa un anno e mezzo dopo annunciò il ritiro come allenatore. A raccogliere la sua eredità fu proprio Castori, che in quell’annata riuscì a riportare la Bersagliera in Serie A dopo 23 anni di assenza. Riconfermato anche nella massima serie, il tecnico marchigiano fu poi sollevato dall’incarico il 17 ottobre 2021, a seguito della sconfitta per 1-2 arrivata contro lo Spezia.
Gli esoneri in corsa
A dare il via a questo alternarsi sulla panchina della Salernitana fu proprio Leonardo Menichini, chiamato nell’agosto del 2014 a sostituire Mario Somma, trovando nello stesso anno la promozione in B con due giornate di anticipo. Risultato che, però, non bastò per essere riconfermato, e così al suo posto arrivò Vincenzo Torrente, che guidò l’Ippocampo soltanto per le prime 24 giornate, salvo poi lasciare nuovamente il posto al tecnico originario di Ponsacco che centrò la salvezza ai play-out contro il Lanciano. Nella stagione 2016/17 si partì nuovamente con un altro allenatore, Giuseppe Sannino, sostituito dopo soltanto 16 gare da Alberto Bollini, attuale tecnico della nazionale under 19 italiana, che concluse il campionato al decimo posto. Perse, poi, il posto l’11 dicembre 2017, dopo un periodo di due mesi senza vittorie. Arrivò successivamente il primo Colantuono, che portò a termine il campionato centrando la dodicesima posizione, salvo poi rassegare le dimissioni il successivo dicembre dopo tre sconfitte consecutive, nonostante la squadra fosse a soltanto due punti dalla zona play-off. Si susseguirono nella stagione 2018/19 altri due manager, con Angelo Gregucci che rimase per 20 match ed ancora Menichini, che guidò i granata nelle ultime gare di campionato e nella vittoria nei play-out contro il Venezia.
Facendo un salto in avanti nel tempo, dopo le fortunate gestioni di Ventura e Castori, anche nella massima serie le abitudini non cambiarono. Fu ancora Colantuono ad essere chiamato per sedere sulla panchina della Salernitana, per poi essere successivamente sollevato dall’incarico solamente quattro mesi più tardi. Alla ricerca dell’ennesima impresa della sua carriera, al posto del tecnico romano subentrò Davide Nicola. L’attuale allenatore del Cagliari, infatti, approdato a Salerno il 15 febbraio 2022, con la squadra ultima a 13 punti, riuscì a mantenere la categoria conquistando 18 punti in 15 partite. Venne poi esonerato nella seguente stagione a seguito della sconfitta per 8-2 in casa dell’Atalanta, salvo essere richiamato il successivo 18 gennaio e nuovamente allontanato il 15 febbraio per far spazio a Paulo Sousa. Il portoghese concluse la stagione 2022/23 e venne riconfermato anche nella scorsa annata, che vide quattro tecnici diversi. Sousa fu infatti esonerato per far spazio a Pippo Inzaghi, che collezionò 16 panchine prima di essere sostituito da Fabio Liverani, durato soltanto 5 partite. Il traghettatore della Salernitana fino al termine di quella disastrosa stagione fu per l’ennesima volta Stefano Colantuono, che ora è nuovamente tornato per cercare di risollevare le sorti della Bersagliera dopo la breve avventura di Giovanni Martusciello.
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