Roberto Soriano è ufficialmente un nuovo giocatore della Salernitana. L’ex centrocampista del Bologna arriva ai granata a parametro zero dopo una settimana di prova con il gruppo di Martusciello. Per l’italo-tedesco è un ritorno alle origini considerando la provenienza dei suoi genitori emigrati in Germania (Sperone, AV). Il comunicato: “L’U.S. Salernitana 1919 comunica di aver raggiunto l’accordo con il centrocampista classe ‘91 Roberto Soriano. Il calciatore si è legato al club granata fino al 30 giugno 2025 e indosserà la maglia numero 21”.
La storia di Soriano: dalla Germania alla Samp
Nato e cresciuto nella città tedesca di Darmstadt, Roberto Soriano è come molti italiani figlio di emigranti campani che hanno lasciato il Bel Paese per un futuro migliore senza dimenticare però le proprie origini. Infatti, oltre a parlare un ottimo tedesco, il nuovo acquisto della Salernitana mastica correttamente la forma dialettale campana. Comincia la sua carriera nelle giovanili della squadra della propria città per poi essere notato nel 2006 dal Bayern Monaco dove milita nel settore giovanile per 3 anni. Infatti, nel 2009 (all’epoca diciottenne) Soriano è acquistato dalla Sampdoria di Delneri: i blucerchiati puntano su di lui in ambito Primavera aggregandolo più volte in prima squadra senza farlo esordire.
Alla fine dell’anno, il classe 1991 è ceduto in prestito all’Empoli di Alfredo Aglietti e…Giovanni Martusciello come allenatore in seconda in Serie B e con i toscani fa il suo esordio nel calcio dei grandi. Il centrocampista disputa 27 partite segnando 2 reti e conquista la fiducia della Sampdoria. Nel corso di questo periodo entra anche nel giro della Nazionale Under 21 guidata prima da Casiraghi e poi da Ferrara. Tornato a Genova, Soriano disputa nella serie cadetta con la maglia blucerchiata 16 presenze tra campionato e playoff conquistando con i suoi compagni la Serie A. Il centrocampista è confermato dai liguri ed all’età di 21 anni fa il suo esordio in Serie A. Nella prima stagione in massima serie gioca 24 presenze senza mai trovare la via del gol sotto prima la gestione Ferrara e poi quella di una conoscenza granata: Delio Rossi.
La seconda stagione in Serie A coincide con l’arrivo di Sinisa Mihajlovic di cui Soriano diventerà pedina fondamentale prima a Marassi e dopo al Dall’Ara. Infatti il centrocampista gioca 29 gare e trova anche le prime reti (5) in massima serie attirando l’attenzione della Nazionale di Cesare Prandelli. Infatti dal 10 al 12 marzo partecipa ad uno stage organizzato allo scopo di visionare i giovani giocatori più interessanti del campionato, venendo riconfermato per il raduno successivo del 14 e 15 aprile.
Nella stagione successiva si riconferma trovando 4 reti in 32 presenze ed essendo fondamentale nella conquista dell’Europa League della squadra blucerchiata. Inoltre durante la stagione 2014-2015 fa il suo esordio con la maglia della Nazionale sotto la gestione Conte: il 16 novembre contro la Croazia nella partita valida per le qualificazioni ad Euro 2016.La stagione 2015-2016 è anche l’ultima con i colori blucerchiati. Soriano esordisce nelle coppe europee nel terzo turno preliminare di Europa League contro il Vojvodina che elimina i blucerchiati. Durante questa stagione segna una doppietta nel derby della Lanterna ed altre 6 reti in 37 presenze. Alla fine della stagione non verrà inserito da Antonio Conte nemmeno nella lista dei pre-convocati dell’Europeo pur avendo militato nelle fila azzurre per tutto il biennio.
L’esperienza al Villareal
Il 2 agosto del 2016 decide dopo 7 anni di lasciare l’Italia e viene acquistato dal Villareal per 14.1 milioni di euro. Nel corso della stagione fa il suo esordio in Champions League nei preliminari e segna 10 reti in 33 presenze totali contribuendo al quinto posto della squadra sotto la gestione di Fran Escriba. Nella seconda stagione non riesce a rendere come nella prima e disputa 22 partite senza trovare alcuna rete.
Il ritorno in Italia e Bologna
Il 17 agosto del 2018 torna in Italia e questa volta per vestire la maglia dei granata…del nord. Infatti il classe 1991 si accasa al Torino e nel corso dell’unica stagione compiuta a metà (6 mesi prima di essere ceduto al Bologna nella sessione invernale) nella squadra piemontese guidata da Walter Mazzarri disputa 11 presenze senza mai segnare.
In Emilia-Romagna ritrova Mihajlovic che da nuovamente linfa vitale al centrocampista originario dell’Irpinia. Soriano torna in campo e fa coppia con Sansone contribuendo a centrare l’obiettivo stagionale dei rossoblù: la salvezza. Alla fine del campionato verrà riscattato dal Villareal.
La stagione 2019-2020 è l’inizio del miglior momento della sua carriera fino a questo momento. Soriano segna 5 reti e fornisce 8 assists in 29 presenze e diventa uno dei simboli della squadra emiliana. Non c’è nulla da festeggiare però perché prima del campionato Mihajlovic, il principale mentore dell’italo-tedesco, comunica la sua malattia.
Soriano gioca anche pensando al tecnico e la stagione 2020-2021 è ancora migliore di quella precedente con l’italo-tedesco che gestisce il gioco della squadra emiliana. Il centrocampista segna 9 reti e fornisce 7 assists in 37 partite disputate ma comunque non conquista la fiducia di Mancini per la convocazione all’Europeo successivamente vinto dagli azzurri.
L’anno successivo Soriano diventa capitano dei Felsinei sotto l’ultima gestione Mihajlovic e gioca 35 partite senza trovare la strada del gol. La stagione 2022-2023 è anche l’ultima a Bologna. La scomparsa del tecnico serbo a dicembre sconvolge il classe 1991 che durante questo campionato segna una sola rete contro la sua ex Sampdoria ricordando il suo mentore in lacrime in conferenza stampa e dando a lui il merito della rete.
Alla fine dell’anno si svincola e resta fermo per un anno prima del suo arrivo a Salerno. Adesso Roberto Soriano ha l’occasione per mettere in pratica gli insegnamenti di calcio e di vita di Sinisa Mihajlovic: mai soccombere nelle difficoltà e lottare in ogni modo per sentirsi ancora vivi.
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