In un mosaico ancora incompleto, Fabio Maistro è la sorpresa più piacevole che risalta in casa Salernitana. La mezzala classe 1998 ha svolto un ritiro precampionato a mille, risultando tra i più continui: complici anche i contrattempi fisici di Firenze, Ventura lo ha subito responsabilizzato, gettandolo nella mischia spesso come titolare. Lui ha risposto con buone prestazioni, mostrando ottima personalità e realizzando pure qualche gol. Non è passato inosservato agli occhi di Igli Tare e Claudio Lotito: all’inizio il ragazzo avrebbe dovuto firmare un triennale con la società granata, poi è subentrata la Lazio che ha deciso di condurre l’operazione, contrattualizzando Maistro e girandolo in prestito alla Salernitana per monitorarlo da vicino. Il deposito del prestito è avvenuto nella giornata di ieri ed è stato ufficializzato sul sito della Lega Serie B. Oggi, anche il club granata lo ha comunicato sul proprio sito ufficiale.
Maistro è stato scovato nel Rieti dal ds Fabiani. In amaranto-celeste l’anno scorso ha fatto benissimo sotto la guida del tecnico salernitano Eziolino Capuano, con cui ha alzato il baricentro, disimpegnandosi sia come trequartista/seconda punta nel consueto 3-5-1-1/3-5-2 del vulcanico trainer. In precedenza aveva spesso agito come playmaker. Di piede destro, il duttile giocatore ha nell’agilità il suo punto di forza. Bravo con entrambi i piedi, con la compagine amarantoceleste era solito battere i calci piazzati.
L’IDENTIKIT – Fabio Maistro è nato a Rovigo il 5 aprile di ventuno anni fa ed è cresciuto nel florido vivaio della Fiorentina. Con la compagine viola ha giocato tra Under 17 e Primavera con alcuni importanti calciatori come Federico Chiesa, la vecchia conoscenza granata, Ricardo Bagadur, Riccardo Sottil e Luca Ranieri, calciatori che si sono messi in evidenza la scorsa stagione con le maglie di Pescara e Foggia. Nel 2014/2015 la Fiorentina Under 17 raggiunge la fase finale nazionale, ma viene eliminata nel girone 1 da Inter e Roma (quest’ultimi si laureeranno campioni sconfiggendo l’Empoli in finale, ndr); nella stagione successiva “sale” in Primavera ed esordirà anche al Viareggio racimolando un discreto minutaggio. Nel 2016-2017 fa la spola tra i giovani Viola e la prima squadra: Paulo Sousa decide di inserirlo in pianta stabile con i “grandi” e, soprattutto nel girone di ritorno, Maistro viene spesso convocato e mandato in panchina senza mai trovare la gioia dell’esordio tra i professionisti. Nell’estate 2017 nel repulisti della società toscana viene clamorosamente svincolato, in maniera inaspettata: “È avvenuto tutto molto in fretta, faccio persino io fatica a ricordare. Pensavo di dover fare il ritiro a Moena con la prima squadra di Pioli ma poi dalla Fiorentina mi è stato comunicato che avrei dovuto iniziare con la Primavera. E pochi giorni dopo ho saputo che ero addirittura stato svincolato”. Così lo stesso Maistro a FirenzeViola qualche mese dopo.
A quel punto, iniziò un tour de force che vide il ragazzo fare un provino al Porto, ma senza successo. Dopo sei mesi senza squadra, Maistro ripartì nuovamente dallla… Toscana accettando l’esperienza in Lega Pro al Gavorrano nel gennaio 2018. Con i minerari debuttò tra i professionisti, giocando diversi spezzoni di partita. Tuttavia, non riuscì ad evitare la retrocessione dei rossoblu nel playout contro il Cuneo. Chiusa la parentesi con il club toscano (9 presenze complessivamente) si è trasferito al Rieti dove, sin da subito, è divenuto un punto fisso dello scacchiere, trovando un altro tecnico portoghese ad esaltarne le caratteristiche, come Ricardo Chèu: la prima rete tra i “grandi” alla Casertana su calcio di rigore, poi altre quattro.
Curiosamente, Maistro nel 2019 è rimasto a secco, complici le voci di calciomercato di gennaio (fu fino all’ultimo coinvolto in un possibile trasferimento al Parma o proprio alla Salernitana) e il cambio allenatore, con Capuano che rilevò Chèu. Con il trainer salernitano votato ad un calcio con maggiore organizzazione e meno spettacolo, per l’atleta di Rovigo è iniziata una nuova palestra di vita calcistica, dato che è risultato migliorato molto nella fase difensiva, sacrificando il proprio talento al fine di raggiungere l’obiettivo di squadra: la salvezza in Serie C, un traguardo non di poco conto per una realtà che si è affacciata da poco nel professionismo come Rieti. Ora, la prima avventura in B, sperando di mettere in mostra il suo talento con personalità. Due anni fa era svincolato, oggi ha gli occhi (e non solo) della Lazio addosso. Il destino ha riservato una grande opportunità a Maistro.
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