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Tutto sul 10 giugno, dal Coni alla Corte d’Appello sul caso Brescia: i prossimi passi “legali” dei granata

Il 10 giugno sarà data importante su due fronti per la Salernitana, il primo in via diretta e il secondo ad adiuvandum nella costituzione dei granata sul caso Brescia in appello. Nella stessa data, infatti, il Collegio di Garanzia del Coni discuterà nel merito il ricorso inoltrato dalla Salernitana che aveva impugnato il provvedimento firmato Paolo Bedin, presidente di Lega B, con il quale era stata rinviata a data da destinarsi la doppia sfida contro il Frosinone a poco più di 24 ore dal fischio d’inizio. Respinta l’istanza cautelare, il Coni discuterà nel merito tra sei giorni: se dovesse rigettare il ricorso, la società di Iervolino avrebbe davanti a sé due possibilità, quella di andare al Tfn oppure di andare al Tar del Lazio per continuare la battaglia di principio che vede i granata danneggiati dal fatto di giocare i playout un mese dopo, ancora oggi senza sapere ufficialmente quando e contro chi, annullando una partita che era già pronta con un provvedimento ritenuto illegittimo. La Salernitana fa leva sull’articolo 27.2 dello statuto di Lega Serie B, che prevede che il presidente possa rinviare una partita modificando la data ma non senza indicarla, come è successo in questo caso, tra le altre cose senza uno straccio di deferimento all’epoca a carico del Brescia.

Sempre il 10 giugno la Corte d’Appello Federale ha fissato l’udienza di secondo grado per il caso Brescia, con le rondinelle che hanno presentato ricorso contro il -4 quest’anno (e -4 anche l’anno prossimo). La Salernitana, come ha fatto in primo grado, dovrebbe costituirsi anche in appello ad adiuvandum al fianco della Procura Federale, quindi contro il Brescia, puntando all’ottenimento della quint’ultima posizione, come chiarito dall’avvocato Chiacchio pochi giorni fa, che darebbe diritto a giocare i playout con il doppio risultato a favore e il ritorno in casa, a questo punto contro la Sampdoria.

La Lega Serie B, conosciuta la data dell’appello, immagina che il dispositivo potrà esserci nella stessa serata, per cui da Milano non si può escludere una pubblicazione del comunicato con l’ufficializzazione delle date dei playout (15 andata e 20 ritorno le date orientative proposte dalla Figc) senza indicare i nomi delle squadre impegnate, che sarebbero poi scritti successivamente  in un nuovo comunicato di Lega dopo il 10. Cosa potrebbe accadere di nuovo perché non si giochi? Uno slittamento potrebbe essere decretato soltanto da una sospensiva richiesta al Tar da una delle parti in causa (Brescia o Salernitana) e naturalmente accolta. In questo momento, l’orientamento che filtra dalla Salernitana è la convinzione di dover giocare con la necessità di mentalizzarsi sull’impegno da non fallire. Nello stesso tempo, il pool legale granata è riunito per studiare tutte le strategie utili.

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