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Trofeo Iervolino, sapore di Arechi: pochi ma buoni, ripartire e voltare pagina con la guida di Raffaele

La Salernitana affronterà l’ultimo match amichevole della sua preparazione precampionato contro la Reggina questa sera alle 20 allo stadio Arechi, per un primo contatto della squadra con il campo di casa, dopo il grande rinnovamento. Ultima amichevole, quella del Trofeo Angelo Iervolino, poi si farà sul serio da domenica prossima in coppa contro il Sorrento, a porte chiuse. Il ricavato del botteghino e quello dalla vendita all’asta delle maglie dei granata su Charitystars sarà devoluto all’Ail Salerno dal club del patron Danilo Iervolino, che tiene particolarmente all’evento che ricorda il suo fratello prematuramente scomparso, papà di Antonio Pio, attuale centrocampista della Salernitana.

Iervolino sarà allo stadio per vedere i progressi di una rosa comunque ancora non completa per Raffaele. Ci sarà tutt’altro che il pubblico delle grandi occasioni (botteghino aperto dalle 18 alle 19:30 per i ritardatari), non si arriverà facilmente a 4mila, ma quelli che saranno sugli spalti faranno parte di un assaggio comunque significativo per i calciatori appena ingaggiati dalla Salernitana: tutti la considerano una meta importante, tutti hanno voglia, tutti sembrano mentalizzati verso un campionato di vertice e questo è emerso con chiarezza soprattutto nel ritiro di Cascia. Nelle porte chiuse di Norcia, il gruppo ha poi affinato le intese con altri concetti tattici per il 3-5-2 di Raffaele, allenatore umile, determinato, nello stesso tempo e conoscitore della categoria. Una garanzia sulla carta.

Voltare pagina e ripartire, la missione della Salernitana e dei suoi tifosi. Al di là del disaccordo tra qualche componente, non vi è dubbio che per andare nella direzione di un pronto ritorno in B ci dovrà essere unità e fiducia. Tutto ciò che è passato è stato cancellato, in gran parte, dalla società: stasera in campo ci saranno giocatori per la maggior parte nuovi (difficile credere che Raffaele spedirà sul terreno di gioco i calciatori in odore di cessione), staff nuovo, dirigenza nuova, con la proprietà che ha esternato il suo mea culpa e dimostrato di aver reagito alla retrocessione. Il mercato ha oggettivamente conosciuto un periodo di pausa e chi si aspettava colpi a raffica dopo i primi 11 prima del ritiro, è rimasto deluso. A guardare l’organico finora costruito, sembra difficile pensare che non ci saranno completamenti in tempo utile. Dalle parole dell’ad Pagano, emerge la voglia e la necessità anche di dare un occhio ai conti: la disponibilità c’è, ma Iervolino ha buttato dalla finestra milioni e milioni, ha speso malissimo un patrimonio che Salerno forse non aveva mai visto, portando la squadra alla doppia retrocessione. La colpa più grande, dopo il risultato sportivo pessimo dell’ultimo biennio, è proprio questa. Soldi però dell’imprenditore palmese, va sottolineato, che, bilanci alla mano, ha speso sempre più di quanto incassato dalla società coprendo con sue risorse personali i disavanzi. Ci sta la scottatura e la razionalizzazione, ma ora si entra nel mese decisivo in cui fare gli innesti per presentarsi il 25 in campo con un gruppo già completo e forte per competere per la promozione.

La Salernitana ha l’obbligo di essere in alto in classifica fin dalle prime battute, la società di mettere tutto quello che è possibile per aiutare giocatori e allenatori. La tifoseria, come ha sempre fatto, ha il dovere di stare accanto senza inutili negatività alla squadra. La partita di stasera è un’occasione per ritrovare l’Arechi, che mancherà in Coppa Italia e alla prima di campionato ai tifosi, a causa della doppia giornata a porte chiuse da scontare. La Reggina è un avversario che darà filo da torcere, nonostante la categoria inferiore. Nobile decaduta in Serie D, la squadra calabrese annovera tanti elementi di esperienza a cominciare dall’allenatore, Bruno Trocini, che ha un passato in C. In campo, il 37enne centrocampista Barillà porta sulle spalle tantissime stagioni in Serie A e B. Anche l’ex granata Antonino Ragusa, attaccante 35enne che si è rimesso in gioco con grande umiltà, rappresenta un tassello di grande livello per gli amaranto, che vogliono tornare nei professionisti. Da segnalare anche la presenza di Daniel Adejo, altra vecchia conoscenza della Salernitana, che non è mai sceso in campo con la Bersagliera: un mese soltanto per lui, nell’estate del 2017, tre panchine (due in coppa Italia e una in campionato) e rescissione immediata, poiché non convinceva dal punto di vista atletico. Ora ha 36 anni ed è tornato alla Reggina, che lo aveva visto crescere ed esordire nel calcio che conta. Recentemente i calabresi hanno ingaggiato anche l’altro ex granata Adriano Montalto, attaccante classe ’88 che però stasera non sarà disponibile.

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