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“Tra dieci giorni saremo più brillanti, siamo incompleti”: Ventura attende rinforzi

Non può essere contento Gian Piero Ventura. Il test con il Picerno è stato un campanello d’allarme, questa sera un’altra delusione. La Salernitana fatica a ingranare e questo è un dato di fatto. Al di là dei carichi di lavoro (certamente le gambi sono pesanti oggi per essere libere da settembre in poi), la squadra non è ancora riuscita a recepire al meglio gli insegnamenti del maestro ligure. E dal calciomercato ci si aspetta ancora tanto. “Non sono soddisfatto della partita con il Bari, non abbiamo fatto quello che potevamo fare – l’esordio di Ventura in conferenza stampa – Per noi era la festa del centenario, per ricordare il Siberiano. Credo sia stata una bella festa sotto questo aspetto, noi abbiamo ancora molto da fare e tanti giocatori da recuperare, ce n’erano 5-6 fuori. C’erano anche tanti calciatori che mi hanno chiesto il cambio e non ero in grado di dire sì”. Anche perché in ritiro si è lavorato tanto: “Dal giorno in cui siamo partiti abbiamo lavorato sempre con doppie: ora daremo due giorni e mezzo di riposo, dobbiamo mettere le basi per affrontare questo campionato. Siamo ai primi di agosto, non siamo affatto preoccupati”.

Era la serata delle tifoserie, ma l’Arechi ha presentato diversi spazi vuoti e per la prima volta una curva spaccata. Ma per Ventura non è un problema: “Non siamo reduci dalla finale di Champions ma da un’annata difficile, a chi è venuto allo stadio bisogna dire grazie. Il calcio è calcio, poi c’è tutto il resto. Puoi pretendere di avere la gente allo stadio se fai prestazione e risultato, se non li fai la gente non verrà. Non potevamo pensare di avere 20mila persone già stasera. Bisogna lavorare, capisco la voglia di tutti e i desideri di fare il prima possibile ma nel calcio ci vuole tempo. La squadra non è al completo, mancano numericamente tante pedine. Poi, dal punto di vista qualitativo si vedrà”.

Ventura torna sui risultati deludenti di questo precampionato, ricordando a tutti che si tratta pur sempre di calcio d’agosto: “Io faccio un po’ fatica a fare drammi esistenziali, siamo in piena preparazione. Anche il Napoli ha perso col Benevento e poi è andato a vincere col Liverpool. Fra dieci giorni avremo un passo diverso e tra venti saremo ancora migliori. Siamo scesi dal ritiro ieri, abbiamo fatto 23 allenamenti soprattutto di grande carico che è necessario se vuoi essere competitivo durante l’anno. Dispiace non aver vinto il triangolare ma con grande rispetto ha un’importanza relativa. La vittoria non è l’obiettivo ma la conseguenza di ciò che produci e per produrre devi creare presupposti. Il resto, sono chiacchiere da bar. Non dobbiamo parlare come se fossimo alla quinta giornata di campionato. I giocatori arriveranno, mi auguro che arrivino allenati. Ad esempio abbiamo avuto Firenze fermo in preparazione e questi contrattempi limitano, stessa cosa per Lombardi e Lopez. Cerci? Stanno parlando le parti, vedremo. Io cerco di capire ma bisogna che anche gli altri capiscano me: io volevo vedere giocatori che provassero a fare delle cose, che provassero a prendersi delle responsabilità, non la prestazione o il risultato”. 

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