Toto portiere: Berisha in pole, pour parler Sirigu. Si prova a stringere a fine dicembre

Il toto portiere entra nel vivo in casa granata. Il direttore sportivo De Sanctis e l’allenatore Nicola convengono sull’esigenza di ingaggiare un estremo difensore per poter numericamente sopperire all’infortunio di Sepe che dovrà star fuori per un paio di mesi, saltando così le partite di gennaio (quattro, ma pesanti: Milan, Torino, Atalanta e probabilmente Napoli). Il nome più caldo è quello di Berisha del Torino, però occhio pure a Gollini, Cragno e al napoletano Salvatore Sirigu, che potrebbe entrare nella lista. Condizionale d’obbligo, ma ieri pomeriggio ha chiacchierato a lungo con diesse e tecnico granata. È stimato ed ha una situazione particolare.

L’amicizia

Al momento l’estremo difensore partenopeo è anch’egli infortunato, ma i suoi guai muscolari sarebbero in via di guarigione. Manco a dirlo, gira tutto intorno a questo. De Sanctis conosce molto bene Sirigu: i due sono stati compagni in Nazionale diverse volte, con l’apice a Euro 2012 quando furono le due riserve di Gigi Buffon. L’esperto portiere (classe 1987) ha accettato Napoli in estate di buon grado, consapevole di poter ricoprire un ruolo da riserva, lo ha fatto fino all’ultimo mese di campionato, in cui poi è stato costretto a mordere il freno per infortuni muscolari. Ieri era in tribuna a Belek per l’amichevole contro il Crystal Palace e ha scambiato alcune vedute con la delegazione granata accorsa (clicca qui per leggere); lo stesso Nicola ha allenato Sirigu al Torino nel 2021. Al momento il giocatore resta al Napoli e non ci sono campanelli di cessione. Tuttavia le cose potrebbero cambiare nei prossimi giorni. Dipenderà tutto, come detto, dai tempi di recupero e dalle garanzie che Sirigu – scadenza 2023 – potrà dare dal punto di vista fisico, nonché dalla possibilità degli azzurri di ingaggiare un nuovo ed affidabile secondo portiere alle spalle di Meret. Del resto, le basi di un asse con Giuntoli sono in fase di costruzione anche per Demme e Zanoli, altro elemento della rosa azzurra sul taccuino di De Sanctis.

Dialogo Toro

Si diceva di Berisha, classe 1989 (foto in alto), che al momento sembra rappresentare la pista più percorribile. Di proprietà del Torino, anche l’albanese ha iniziato la stagione da dodicesimo e non avrebbe problemi a cambiare aria per giocarsi le sua chances, magari accettando di buona lena il ritorno del titolare Sepe – alla sua guarigione – e riaccomodandosi in panchina all’occorrenza. L’ex Lazio e Spal è assistito dalla scuderia Pastorello, con cui sia Iervolino sia De Sanctis hanno ottimi rapporti. Il Toro ha richiesto Mazzocchi (per giugno) e Bohinen: presto per poter dire di imbastire una trattativa, ma i dialoghi tra le due società sono cordiali ed è quel che serve per velocizzare l’operazione, visto che sarebbe preferibile avere il nuovo portiere anche a fine dicembre a disposizione di Nicola, con un nulla osta del club proprietario del cartellino che possa consentirgli di allenarsi col nuovo sodalizio.

Gli altri

L’opzione Cragno piacerebbe ma è costosa, perché occorrerebbe parlare con il Cagliari che ne è proprietario; a Monza non sta trovando spazio e in linea di massima potrebbe cambiare aria. C’è poi quella Gollini che intriga ma c’è il dubbio soluzione: il giocatore è di proprietà dell’Atalanta e a Firenze non sta trovando spazio, dunque lo cercherebbe a Salerno. Con quale investimento da parte della Salernitana che ha comunque Sepe sotto contratto (con ingaggio importante)? Con quali prospettive da parte di Gollini? C’è da considerare insomma anche questo, cioè la necessità di integrare il reparto con un elemento esperto ed allo stesso tempo che non vada in conflitto con l’ex parmense.