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Toto-allenatore granata: Toscano guadagna posizioni

Mimmo Toscano è conteso da Bari e Salernitana, con i granata un pizzico avanti. Pur non essendo stato ancora nominato il nuovo direttore sportivo dei granata, il toto-allenatore è partito. Nelle scorse settimane Maurizio Milan e Danilo Iervolino hanno già incontrato diversi tecnici per farsi un’idea, recependo indicazioni dei vari candidati alla poltrona di diesse. Con Rocco Maiorino in pole position se non dovesse andare in porto la vendita della società (clicca qui per leggere l’articolo), il nome del tecnico che ha riportato il Cesena in Serie B è tra quelli più caldi.

Toscano si separerà dal Cesena. È corteggiato in terza serie pure dal Catania ma è chiaro che le sirene della cadetteria sarebbero più forti. Ad agosto compirà 53 anni ed è ancora alla ricerca della consacrazione definitiva in B, dove ha già allenato Ternana, Avellino e Reggina senza però mai avere sussulti d’alta classifica. I suoi migliori risultati sono arrivati in Serie C, categoria che ha vinto con Ternana (2012), Novara (2015), Reggina (2020) e Cesena. Ad inizio carriera, pure un doppio salto dalla D alla Prima Divisione, quindi vincendo la vecchia C2, con il Cosenza. Fautore di un calcio anche brioso e valorizzatore dei giovani, Toscano avrebbe fatto una buona impressione alla proprietà granata. Fu già vicino a cucirsi il cavalluccio sul petto nell’estate 2014, quando Lotito e Mezzaroma lo accolsero a più riprese nei colloqui esplorativi. L’allenatore all’epoca veniva da un triennio con le Fere ed era tra i papabili per assumere la guida della Salernitana in terza serie per tentare la scalata alla B. L’allora ds Fabiani era convinto della bontà dell’operazione, poi non fu trovato l’accordo (pare per questione relativa allo staff dell’allenatore) e Toscano si accasò al Novara, dove pure vinse il suo girone di Lega Pro. A Salerno arrivò Somma, che fece subito spazio a Menichini. Storia di dieci anni fa, di un’estate comunque travagliata ma non come quella che rischia di vivere oggi l’ippocampo, stando ai sentori di giugno. Toscano, dunque, potrebbe arrivare a braccetto con Maiorino ma non è l’unico nome sul taccuino.

La dirigenza della Salernitana ha seguito con attenzione anche le vicende di Alberto Aquilani, che lascia Pisa, e Andrea Sottil, scottato dopo la fine dell’esperienza all’Udinese. Due profili tra loro diversi ma che riuscirebbero ugualmente a ridare entusiasmo alla piazza. Con l’addio di Fabio Cannavaro a Udine, non sarebbe da escludere un abboccamento anche con lui: c’è un’amicizia personale col patron Iervolino, anche se i rapporti del Pallone d’Oro 2006 con la tifoseria salernitana non sono idilliaci dal 1998. Da scartare l’ipotesi di un ritorno di Pippo Inzaghi.

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