Anche se l’Arechi è ancora chiuso e si attende di capire modalità e tempi di riapertura in vista della prossima stagione in massima serie, tanti salernitani hanno riassaporato le emozioni derivanti dall’essere fisicamente sugli spalti di un impianto sportivo. E non un impianto a caso, ma lo “Stadio Olimpico” di Roma, dove ieri sera si è tenuta la cerimonia inaugurale e la prima partita di Euro 2020. E dove, nel prossimo campionato di Serie A, la Salernitana farà visita sia alla Roma di Mourinho che alla Lazio di Maurizio Sarri. Si tratta quindi a tutti gli effetti dei primi cuori granata che ritrovano il contatto con gli spalti dopo un lunghissimo digiuno causato dall’emergenza sanitaria Covid-19, che ha di fatto precluso agli sportivi salernitani di assistere alla cavalcata della squadra di Castori verso la promozione.
I fratelli Simone e Fabio Dell’Isola erano tra i 15 mila fortunati spettatori di Turchia-Italia, chiusa con la vittoria degli azzurri per 3-0. Alla redazione di SalernitanaNews, Simone ha dichiarato: “Sto vivendo un misto di emozioni. Da un lato dico peccato, perché sarebbe stata una serata incredibile senza le restrizioni. Sono rimasto senza voce in quanto l’emozione di poter tornare a seguire una partita dal vivo è veramente grande. La gioia è stata incontrollata tra i tifosi presenti all’Olimpico. L’atmosfera era stupenda e l’Olimpico quando è vestito a festa è meraviglioso. Solo chi ama e segue il calcio può capire cosa si prova”.
Simone riavvolge il nastro: “Non sono uno che si fa coinvolgere ma entrare in un campo così grande e sentire il boato è stato davvero impressionante, considerando che non si è potuto vedere nulla dal vivo nell’ultimo campionato. Sono sprazzi di vera normalità ed è bellissimo”.
L’assenza dai gradoni si era fatta sentire: “La mia ultima partita da spettatore è stata Italia Grecia, partita di qualificazione agli Europei è passato un anno e mezzo. Arrivare qui, sentire l’inno, la canzone di Bocelli ed essere in un settore tutto occupato da italiani e tutti rigorosamente in maglia azzurra è stato qualcosa di magico”.
Anche passeggiando per Roma si sentiva il grande evento sportivo: “Quello che ho vissuto all’interno dello stadio è comunque solo una parte. L’atmosfera dell’evento si è respirata all’esterno, in centro a Roma dove si vedevano tifosi sia turchi che italiani e nella zona di Ponte Milvio sembrava la vigilia di una gara normale, da tutto esaurito”.
Il supplizio per Simone è stato doppio in questi mesi di porte chiuse: “Anche per noi salernitani non poter andare allo stadio durante un torneo così positivo è stato comunque pesante, perché avremmo potuto godere dei risultati della squadra”.
Emanuele Moccia, altro salernitano presente allo stadio “Olimpico” ha invece dichiarato: “E’ stata un’emozione molto molto forte, personalmente è stata la prima volta che ho assistito ad una partita della Nazionale Italiana. L’atmosfera durante la cerimonia inaugurale è stata incredibile, davvero da brividi. Non nego che appena sono entrato allo Stadio la mente è andata a Roma – Salernitana che si giocherà nel prossimo torneo e a cui spero di assistere insieme ai miei colleghi romani. Sarà uno spettacolo pazzesco. E consideriamo che nonostante tutto ieri c’erano solo 15 mila spettatori, per cui non oso immaginare cosa sarebbe stato con tutti i posti in libera vendita. Spero si possa tornare quanto prima alla normalità”.
Presente nella capitale anche Francesco Di Maio, con un gruppo di amici: “Era da una anno e mezzo che non andavo allo stadio, tornare è stato bellissimo – dice alla nostra redazione – L’evento è stato organizzato benissimo, nel rispetto di tutte le normative anti-Covid. È stato bello condividere la gioia con gli altri tifosi azzurri e anche con quelli turchi. Ovviamente rivedere un match dal vivo è tutta un’altra cosa rispetto alla tv”.
La presenza di supporters salernitani all’Olimpico si è tra l’altro palesata sugli schermi nazionali durante il collegamento post-match dal Foro Italico, quando una sciarpa granata “Un secolo di passione” è spuntata alle spalle dell’inviato di RaiSport Saverio Montingelli.
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