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Torino, tra rinnovi e campionato la difficoltà del gol: Juric punta alle “zone alte”

Dopo ventinove giornate, il Torino di Ivan Juric, a distanza di un anno, ha realizzato soltanto tre punti in più in classifica. Una squadra cambiata e rinnovata ma soprattutto più cauta e meno aggressiva in termini di pressing. Juric è riuscito a plasmare una squadra che preferisce gestire la palla ma il rendimento offensivo resta simile all’anno scorso.

Il Toro davanti la rete

Gol degli attaccanti pari a nove, lo stesso della scorsa stagione quando Sanabria e Belotti entravano in tabellino mentre ad oggi c’è il solo paraguaiano a guidare la macchina. Stesso dicasi per i trequartisti e le seconde punte con Miranchuk e Vlasic che hanno registrato quattro reti a testa. Proprio il croato potrebbe salutare il granata a fine stagione soprattutto se il West Ham (proprietario del cartellino) dovesse esonerare David Moyes e prendere un nuovo allenatore. Stesso dicasi per Radonjic in prestito dall’Olympique Marsiglia e per Michel Adopo, protagonista in Coppa Italia per aver eliminato il Milan. Attenzione anche a mister Juric: se a fine stagione decidesse di salutare la causa piemontese potrebbe aprirsi una nuova rivoluzione in casa Toro dopo quanto di buono fatto in questi due anni. Domenica il tecnico ospiterà la Salernitana in casa, ancora all’Olimpico Grande Torino, con l’obiettivo di strappare tre punti importanti e sognare quantomeno l’ottavo posto in classifica finale.

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