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Pochi nel settore ospiti e parterre politico d’eccezione. Cori razzisti per Lassana

Tre gol da tre punti, senza dodicesimo uomo. Nonostante l’handicap di un settore ospiti quasi deserto (un’ottantina i presenti), gli uomini di Nicola scrivono la propria storia all’Olimpico e trovano la seconda vittoria consecutiva. Il caldo ambiente biancoceleste diventa nervoso a partire dal pareggio dell’ex Candreva: i dirigenti del club granata, assieme ai pochi salernitani esultanti, sono costretti a guadagnare anzitempo le uscite per dei battibecchi con il pubblico di casa. Un silenzio assordante nel settore ospiti. Lo spicchio dello stadio Olimpico, che può ospitare più di 5.000 supporters, ne conta meno di cento, tutti seduti. Quest’oggi al Foro Italico solo maglie biancocelesti e vessilli delle aquile, nessun ippocampo sul petto a causa delle restrizioni poste dell’Osservatorio per evitare la (pacifica) invasione di color granata di novembre scorso.

L’abbraccio degli ospiti

L’ambiente che accoglie Bonazzoli e compagni è rovente fin dal riscaldamento: un violino elettronico intona le note de “I giardini di marzo” del cantautore Lucio Battisti e il consueto volo dell’aquila Olimpia scalda la voce dei tifosi biancocelesti presenti. Gli uomini di Davide Nicola fanno per la prima volta capolino in campo e vanno a salutare i pochi tifosi presenti questa sera a Roma. Nel pre-gara è commemorato Vincenzo Paparelli, il tifoso biancoceleste tragicamente strappato all’affetto dei suoi cari il 28 ottobre di quarantatré anni fa prima dell’inizio del derby con la Roma: Claudio Lotito consegna una targa commemorativa al figlio Gabriele. Nella seconda frazione, l’innervosito pubblico casalingo diventa protagonista dei soliti, beceri fischi e ululati razzisti indirizzati a Boulaye Dia e Tony Vilhena al momento della sostituzione. Contemporaneamente, nel guadagnare l’uscita del campo sotto gli occhi della curva, la frangia più calda del tifo di casa “congeda” Lassana con ululati razzisti, a cui il centrocampista granata risponde minando con le dita il parziale di gara. Spiacevoli cori anche nei confronti della città di Salerno, davanti a un settore ospiti (quasi) deserto, e del direttore di gara Gianluca Manganiello, secondo il tifo biancoceleste “reo” di aver ammonito Milinkovic-Savic. Niente derby per lui. Al termine della sfida trova sfogo l’urlo degli uomini di Nicola: è il tecnico torinese a stringere i pugni sotto lo spicchio dei pochi tifosi ospiti.

Illustre parterre

Assente (giustificato) Danilo Iervolino, all’estero per impegni lavorativi e familiari come già annunciato giorni fa. Il numero uno ha seguito da pc i suoi, commentando su Facebook al termine del match: “Avete realizzato una grande impresa, da lontano eravamo vicini con il cuore. Siete straordinari”. A rappresentare il club del Cavalluccio in terra capitolina è l’a.d. Maurizio Milan, assieme al diesse Morgan De Sanctis e al collaboratore Simone Lo Schiavo, quasi un derby per loro. Presente all’Olimpico anche l’avvocato Francesco Fimmanò. Sfida il proprio passato Claudio Lotito: l’ex co-patron della Salernitana, oggi senatore eletto tra le fila di Forza Italia, si è dilungato in un fitto dialogo con Francesco Lollobrigida, neo ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali del governo di Giorgia Meloni. Nonostante i fitti impegni istituzionali, parterre illustre ad osservare gli uomini di Sarri: c’è Antonio Tajani, vice premier nonché ministro degli Esteri. Con lui un altro esponente del neonato governo: è Andrea Abodi, ministro per lo sport. Tra i politici anche Piero De Luca, recentemente rieletto deputato tra le file del PD, e il senatore Pierferdinando Casini.

Tra vecchie conoscenze e vip

Lazio-Salernitana è anche passato contro presente. Fa capolino in tribuna autorità Alberto Bianchi, attuale club manager della selezione primavera della Lazio, il cui direttore sportivo è Angelo Fabiani. A proposito di giovanili, anche la primavera granata è rappresentata all’Olimpico dall’allenatore Luca Fusco, lui che proprio a Roma esordì in massima serie nel 98/99, ma contro i cugini giallorossi. Ha voluto assistere alla gara dei suoi ex compagni anche Francesco Di Tacchio, passato alla Ternana durante la finestra estiva di calciomercato. Guglielmo Stendardo, ex difensore della Lazio e oggi avvocato e tecnico della Luiss, ritrova il suo passato questo pomeriggio all’Olimpico: per lui diciassette presenze a Salerno in prestito dalla Samp nel 2003. Tra le presenze illustri di questo pomeriggio capitolino ci sono anche Eva Henger assieme alla figlia Mercedesz, Massimo Oddo e la consorte.

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