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Stendardo a R. Alfa: “Salernitana straziante, Colantuono via perché non c’erano basi per torneo di vertice”

Tra campo e tribunali, potrebbero essere sintetizzati così gli ultimi giorni per la serie cadetta. Dal campo ai tribunali è passato Guglielmo Stendardo, classe ’81, con una carriera di tutto rispetto tra Juventus, Lecce, Lazio, Atalanta e Pescara, con un passaggio, per sei mesi nel 2003, anche a Salerno. Da difensore sul prato a difensore nella vita. Il calciatore napoletano oltre a giocare ancora, in promozione laziale, è divenuto avvocato e docente di Diritto dello Sport alla LUISS di Roma. Questa sera è intervenuto nel consueto appuntamento con SalernitanaNews su Radio Alfa, cominciando ovviamente dalle ultime vicende: “Fermare il campionato non sarebbe stato sbagliato probabilmente. É stato un anno orribile. Se la giustizia ordinaria entra nello sport, vuol dire che lo sport ha fallito e non ha rispecchiato i suoi valori. Dal fallimento di società importanti, fino ad altri avvenimenti spiacevoli come il razzismo, tante cose hanno lasciato il segno ed hanno messo in discussione la giustizia sportiva. Oggi siamo ancora in attesa della decisione del Collegio di Garanzia sul Palermo e sui playout, il cui annullamento è sembrato strano. Strana anche la modifica autonoma degli articoli 50 e 51 delle NOIF in estate, perché serviva la maggioranza del consiglio federale per cambiare il format dei campionati, ma ciò non è accaduto. Da questo si scatena ciò che stiamo vivendo adesso”. Su una eventuale modifica del format del campionato per il prossimo anno: “Può succedere di tutto, ma ci sono delle regole. Sul format, qualsiasi cosa accada, c’è una norma che dice che esso va modificato dal consiglio federale e spero vada così. E’ importante la sostenibilità dei campionati. Mi auguro che Gravina metta le basi per un futuro dove le regole siano chiare, certe e semplici per il bene del sistema calcio e dei tifosi se si vuole ripartire”. Tornando al calcio, Stendardo esprime la sua opinione sul campionato della Salernitana: “Dispiace vedere la Salernitana così, è stato straziante vederla giocare. Le dimissioni di Colantuono, per come sono avvenute, certificano i problemi della squadra. Problemi di comunicazione interni, come lui stesso mi ha detto, e con la tifoseria, giustamente non contenta. C’erano difficoltà per il mister lavorare in un contesto dove i tifosi volevano qualcosa in più, ma non c’erano le basi per vincere. La società a mio parere non ha allestito una rosa così competitiva, i programmi non erano quelli giusti. Così è difficile raggiungere obiettivi importanti. Salerno merita palcoscenici diversi. Mi auguro si riparta da zero per ridare certezze, magari con nuovi giocatori”. Su una eventuale rifondazione anche ai piani alti: “Dovrà capirlo la società, individuare i punti dove intervenire. Ci penseranno Lotito e Mezzaroma”.

2 Commenti

2 Commenti

  1. mai satellite della lazio

    18/05/2019 at 09:53

    ci penseranno poi?!? ..e siamo al quinto anno..al quinto!
    ..almeno c’è qualcuno che dice la verità sulla stagione e colantuono ..
    consolazione da poco
    il vero problema è che, a salvezza raggiunta,
    i “tifosi” della Salernitana aspettano prima di vedere cosa vuol fare la società, cancellano di colpo tutte le ignominie subite
    quando a mio parare bisognerebbe ora ancora di più pressare il TRIO romano perchè faccia le valigie senza se e senza ma!
    Spero accada già dal 24maggio …a playout cancellati definitivamente
    ..in caso contrario saremmo davanti al solito teatrino senza finale …
    dare un’altra possibilità a questa gente è un delitto imperdonabile!

    • Matteo

      18/05/2019 at 11:27

      Per prima cosa se ne deve andare via Fabiani che non ha mai capito niente di calcio, una cosa è prendere 20/22 calciatori ed un’altra cosa è formare una squadra di calcio. Per formare una squadra di di calcio ci vogliono calciatori con determinate caratteristiche in ogni reparto e bisogna intervenire in simbiosi con l’allenatore in modo da evitare che giocano calciatori fuori ruolo, perché parliamoci chiaro ogni allenanatore ha un suo modo di vedere il calcio e difficilmente cambia idea. Fino a quando si prenderanno giocatori a parametro zero, da squadre fallite, ultra trentenni che non giocano da 6 mesi senza tenere conto delle loro caratteristiche non si andrà mai avanti. Appunto Fabiani questo ancora non lo ha capito ed ogni anno prende giocatori a casaccio tanto per prenderli ma così non avrai mai una squadra di calcio competitiva e poi l’allenatore di turno deve fare i salti mortali per metterla in campo. Esempio Casasola terzino, Djavan Anderson trequartista ecc ecc.

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