La Salernitana guarda con interesse alla soluzione dello stadio temporaneo sull’area attualmente occupata dal campo Volpe. L’amministratore delegato, Maurizio Milan, già oggi comincerà la full immersion nello studio dei pro e contro che questa scelta porterebbe alla società nel periodo – almeno due campionati – in cui lo stadio Arechi non sarebbe disponibile a causa dei lavori di ristrutturazione generale. L’impatto sarebbe soprattutto economico.
“Daremo in 5-6 giorni un parere definitivo formale, dovrò confrontarmi anche con il presidente, con il quale ho parlato solo brevemente. L’ipotesi è seria, peraltro il Volpe è già in convenzione con il Comune di Salerno, a differenza del Vestuti che pure era stato inizialmente indicato dalla Regione come soluzione possibile, e potrebbe in futuro essere utilizzato per allenamenti a porte aperte della prima squadra o per dare una casa più dignitosa alle giovanili. – dice il dirigente – Abbiamo saputo di questa possibilità mercoledì in Comune approfondendola poi in Regione. Sulle prime, ci sono valutazioni positive e altre work in progress ma sommariamente l’ipotesi sembra positiva perché il Volpe è a pochi metri dall’attuale stadio e usufruirebbe di gran parte delle sue infrastrutture come parcheggi, metro e quant’altro. Se la cosa si concretizzasse restituirebbe alla città un sito oggi fatiscente e la città, che è sguarnita di strutture sportive, si ritroverebbe a poca distanza il nuovo PalaSalerno, un Arechi rifatto e anche una bonifica della zona del Volpe con un impianto di tutto rispetto”.
L’idea di creare uno stadio temporaneo da 15mila posti era inizialmente rivolta al Vestuti con un budget di 15 milioni, come illustrato dal governatore De Luca il 27 luglio, nel giorno della presentazione del progetto del nuovo Arechi. Ci sono però delle complicazioni innegabili nel montare tribune temporanee in un impianto in pieno centro città che verrebbe paralizzato nel giorno della partita. La seconda opzione era fare altrettanto al Dirceu di Eboli, dove pure erano stati fatti dei sopralluoghi. L’idea del Volpe sembra incontrare il favore anche delle autorità di pubblica sicurezza: ieri in Regione, davanti ad Andrea Cardinaletti (coordinatore della commissione strutture Lega Serie A che coordinerà anche gli interventi per questo progetto) si è discusso della possibilità di chiedere la deroga e giocare senza tifoserie ospiti. Del resto la Volpe ci si arriva tramite una sola strada e sarebbe impossibile garantire percorsi separati. L’idea base è una pedonalizzazione del tratto di via Allende che transita davanti all’ingresso del Volpe con parcheggi a sud a Capitolo San Matteo e a nord nella zona dove sovente operano i circhi.
“La scelta di affidare il coordinamento a Cardinaletti ci soddisfa. È persona competente oltre che conoscitore già dell’impianto. Ci è stata prospettata una restituzione dell’Arechi in 18 mesi chiavi in mano, vuol dire fare due stagioni fuori dal nostro impianto. L’alternativa di rimanere a giocare lì ci sarebbe ma con valutazione non positiva della Lega. A differenza di Udine e Bergamo, dove pure in passato hanno giocato con i cantieri aperti, l’Arechi non si presterebbe alla chiusura settore per settore per via di come è costruito. Di conseguenza i tempi di realizzazione si allungherebbero di molto. Fin da subito lavoreremo sull’impatto economico-finanziario che la scelta dello stadio avrebbe sul bilancio“, aggiunge Milan. La capienza ridotta a 15mila posti effettivamente provocherebbe una riduzione delle entrate da botteghino. La soluzione di un 75% di partite giocate al Volpe e il resto delle gare (i big match) a Bari o Benevento è possibile per consentire alla Salernitana di fare incassi importanti.
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